Il leone della pace: il primo Papa americano che parla al mondo dal basso

L’8 maggio 2025, la Chiesa cattolica ha visto l’elezione di un pontefice storico: Papa Leone XIV, primo papa statunitense, al secolo Robert Francis Prevost. Il nome scelto, Leone, richiama una lunga tradizione di papi decisi, riformatori, teologi e difensori della fede in momenti critici. Un omaggio esplicito va a Leone XIII (pontificato: 1878-1903), figura chiave nel rapporto tra Chiesa e modernità, noto per la sua enciclica “Rerum Novarum” che segnò l’inizio della Dottrina Sociale della Chiesa. Leone XIV, 69 anni, agostiniano, è nato a Chicago da famiglia di origini italiane, francesi e spagnole.

Con una formazione in matematica, filosofia, teologia e diritto canonico, ha maturato una lunga esperienza pastorale e missionaria, in particolare in Perù, dove ha operato a stretto contatto con le popolazioni locali. Nel paese andino ha servito per oltre un decennio come vescovo di Chiclayo, guidando la diocesi con spirito di prossimità, rinnovando l’impegno della Chiesa nell’educazione e nella promozione sociale. Ha fondato scuole, sostenuto centri sanitari, accompagnato le comunità indigene e promosso programmi per la formazione dei laici. È stato inoltre presidente della Conferenza Episcopale peruviana, distinguendosi per la sua attenzione ai temi della giustizia, della pace e della dignità del lavoro. Questo radicamento nella missionarietà e nella vicinanza al popolo ha profondamente segnato il suo stile sobrio, umile e dialogante.

Nel suo primo discorso dalla loggia di San Pietro ha salutato il mondo con un semplice ma potente: “La pace sia con tutti voi”. Le sue priorità emergono con chiarezza: costruire ponti, educare alla pace, promuovere una Chiesa povera per i poveri. Ha richiamato i valori ricevuti dal padre, sottolineando quanto l’umiltà e l’ascolto siano pilastri di una leadership autentica.
Il nuovo papa si è già distinto per la capacità di mediazione tra le diverse sensibilità ecclesiali e per l’attenzione alle periferie del mondo. L’educazione sarà per questo Papa una via privilegiata per il riscatto umano e spirituale e l’amicizia come linguaggio universale.

Il suo profilo unisce le parole chiave: “papa, vescovo e missionario”. È un pontefice che conosce il mondo dal basso, pastore più che principe, capace di incarnare una Chiesa sinodale, ascoltante e accogliente. In continuità con Francesco, ma con uno stile più pacato e istituzionale, Leone XIV si preannuncia come una guida capace di affrontare le sfide contemporanee con intelligenza pastorale e forza interiore.
Nel richiamo al nome Leone si intravede la volontà di unire memoria e profezia: quella di Leone I, che fermò Attila e affermò l’autorità papale, quella di Leone XIII che pose le basi della presenza sociale della Chiesa nel mondo industriale e quella di un Leone XIV pronto ad affrontare il terzo millennio con lo spirito di sempre: fermezza, misericordia e speranza.