Anna FougezAnna Fougez

Chi conosce Anna Fougez?

Esattamente 102 anni fa, il 9 novembre 1922, il Giornale di Sicilia dedicava un servizio ad Anna Fougez, celebre interprete del teatro di varietà italiano. Solo il giorno prima, l’8 novembre, Fougez aveva conquistato il pubblico del Teatro Biondo di Palermo, portando in scena la sua raffinata combinazione di eleganza e fascino che caratterizzava le sue esibizioni. Artista simbolo dell’epoca, la Fougez incarnava il carisma e lo stile della “chanteuse,” affermandosi come una delle figure più iconiche del varietà.

Anna Fougez: – De Agostini Picture Library

Con la sua voce inconfondibile, la sua presenza scenica e l’abilità di creare atmosfere uniche, Anna Fougez si costruì una reputazione di primo piano nei principali teatri italiani e internazionali. Fondato nel 1903, il Teatro Biondo era all’epoca una delle tappe più importanti per gli artisti di varietà in Sicilia, un palcoscenico ambito per le sue grandi produzioni di rivista e spettacoli leggeri. Fougez, conosciuta anche come “la regina del varietà,” vi approdò da artista acclamata, capace di affascinare il pubblico con una presenza scenica ricca di stile e di innovazioni visive.

Anna Fougez - Sicilia Buona

Io non sono una bambola / Dagli occhi azzurri e dai capelli d’or. / Sono una donna: ho un’anima…” scrisse Fougez, versi che riflettono il suo desiderio di incarnare un modello di donna consapevole e libera dai cliché del suo tempo. Attraverso le sue canzoni, molte delle quali legate ai temi dell’emancipazione femminile, esprimeva orgoglio e forza, rappresentando una figura artistica lontana dagli stereotipi. Amatissima anche per la sua capacità di trasmettere temi sociali e patriottici, la Fougez seppe unire sensualità, ironia e consapevolezza nelle sue esibizioni, facendo di se stessa una pioniera nel mondo del varietà.

Anna Fougez
Anna Fougez

Nata Maria Annina Laganà Pappacena a Taranto il 9 luglio 1895, Anna Fougez debuttò sul palco giovanissima, iniziando a esibirsi con il comico Ettore Petrolini già a 15 anni. Il suo nome d’arte, forse ispirato alla vedette parigina Eugénie Fougère, segnò l’inizio di una carriera brillante nei Café-chantant italiani e nei teatri internazionali. La sua voce ammaliante e i movimenti eleganti divennero iconici, dando vita a brani celebri come Vipera, Abat-jour, Addio mia bella signora, e A tazza ‘e cafè. Alla Fougez si devono molte innovazioni sceniche, tra cui l’introduzione delle piume di struzzo, scalinate scenografiche e costumi impreziositi da gioielli.

Al culmine della sua carriera, Fougez incantava il pubblico con la frase di presentazione “Anna Fougez, signori, vi si presenta già per danzar… per cantar…”. Le sue performance non erano solo canzoni: ciascun pezzo si trasformava in un dramma o una piccola commedia, che lei arricchiva con la sua personalità intensa e la capacità di interpretazione.

Nel 1930, Anna Fougez pubblicò la sua autobiografia Il mondo parla ed io passo, un’opera in cui racconta la sua vita e carriera, con poesie scritte di proprio pugno. Ritiratasi dalle scene nel 1940, visse a Santa Marinella, vicino Roma, circondata dai ricordi della sua carriera, assieme al marito René Thano e alle amiche Amelia e Annamaria De Fazi. Morì nel 1966, lasciando un’impronta indelebile nel teatro di varietà e un’eredità di eleganza, talento e innovazione.

Tra i suoi brani celebri e patriottici composti tra gli anni ’10 e ’30, Vipera rimane forse il più iconico. Canti come Addio Tabarin, Femmena bella, e Sua Maestà la Donna hanno consacrato la sua fama, mentre canzoni come L’apache galante e Ventaglio di diamanti, raccolte nell’album Donne e Farfalle (1926-1929), rivelano il suo lato poetico e la versatilità nel trattare temi sociali e politici.