COPRICAPO IMPROBABILE - Opera di Jean CalogeroCOPRICAPO IMPROBABILE - Opera di Jean Calogero

Quando dipingo, mi metto davanti alla tela ed è come se mi chiudessi in una bolla di cristallo. Comincia un viaggio attraverso l’immaginazione e non so dove mi porterà…“.

Jean Calogero

Lo scorso fine settimana si è conclusa la XVIII edizione della pregevole iniziativa denominata Festival dei Tesori, nel quale sono state coinvolte diciotto città siciliane, che nei fine settimana dal 14 settembre al 3 novembre hanno messo in mostra i loro tesori, molti dei quali poco noti e fuori dai circuiti turistici e culturali.

Visite guidate hanno permesso di visitare, scoprire in qualche caso, “terrazze, giardini cupole, musei chiese, conventi, palazzi”, si legge nel sito degli organizzatori, nel quale si possono reperire preziose informazioni sull’attività svolta.

Di vera e propria scoperta, per quel che ci riguarda, possiamo parlare a proposito della casa-atelier di Jean Calogero, ad Aci Castello, normalmente visitabile solo su appuntamento.

Jean Calogero

Giovanni Calogero (1922-2001), in arte Jean, è un artista visionario ed eclettico, il cui stile è ben rappresentato da questa sua riflessione: “Quando dipingo, mi metto davanti alla tela ed è come se mi chiudessi in una bolla di cristallo. Comincia un viaggio attraverso l’immaginazione e non so dove mi porterà…”.

RICORDI – 1979 – dipinto ad olio – cm 60×73 – Opera di Jean Calogero

Come la sfera di cristallo dei maghi, quella nella quale si chiude Jean gli mostra luoghi, figure umane e manichini, maschere, dame e cavalieri. Di queste visioni lui si impossessa e le traspone nelle sue opere, con una maestria che è impossibile descrivere in poche parole, ma che si può apprezzare solo guardandole dal vivo.

DUE MONDI – 2000 – dipinto ad olio – cm 107×102 – Opera di Jean Calogero

Fra i primi a scoprirle e apprezzarle, negli anni parigini subito dopo la guerra, ci furono Filippo De Pisis e Maurice Utrillo, che intuirono il talento di Jan e lo incoraggiarono ad insistere nei momenti di sconforto, e un influente mercante d’arte, che lo propose con successo a privati e a molte gallerie parigine.

AMORI E ARMI -1995- dipinto ad olio – cm.142×101 – Opera di Jean Calogero

La consacrazione come uno dei massimi artisti del Novecento gli arrivò nel 1957, quando gli fu conferita la Grande Medaglia D’Argento, massimo riconoscimento della città di Parigi agli artisti ancora in vita.

Gli anni americani lo consacrarono a livello mondiale, grazie anche alla notorietà dei suoi collezionisti, fra i quali ricordiamo Gregory Peck, Judy Garland, Bing Crosby, Nat King Cole, Gary Cooper, Liz Taylor e Richard Burton e altre star di Hollywood.

Le opere di Jean Calogero sono esposte al Museo d’Arte Moderna di Parigi, al MOMA di New York, al Museo d’Arte di Tokyo e in numerosi altri importanti musei.

Negli anni Settanta, tornato a Catania per stare vicino alla madre morente, decise di fermarsi stabilmente nella sua città e farne la base della propria attività, senza però interrompere la partecipazione a mostre e rassegne nazionali e internazionali.

CATANIA. LA FESTA DI S.AGATA – 1995 – dipinto ad olio – cm 55X46 – Opera di Jean Calogero

Numerose opere dell’artista sono visibili, godibili ci sia consentito dire, nella casa-atelier di Aci Castello, nella splendida cornice della Riviera dei Ciclopi.

https://jeancalogero.com/
https://www.leviedeitesori.com/

Le immagini sono tratte dal sito jancalogero.com

Di Salvatore Azzuppardi Zappalà

Salvatore Azzuppardi Zappalà, scrittore, è nato e vive a Catania. Dopo la laurea in Scienze Politiche ha lavorato come bancario e poi consulente finanziario indipendente. Specializzatosi in Diritto Bancario è anche consulente tecnico-legale su contratti di finanziamento e investimento. Ama le buone letture (i suoi pilastri sono Victor Hugo, Hemingway, Steinbeck, Conrad e Garcia Marquez), la buona musica italiana ed è appassionato di storia, in particolare della Seconda Guerra Mondiale. Su quel tragico periodo ha collezionato testimonianze di vita vissuta, che ha raccolto nell’antologia 1943-1945. Per non dimenticare. Nel suo primo romanzo – “Ti ricordi quella strada …​“, Algra Editore – l’Italia degli anni Settanta fa da sfondo alla storia di Lia e Francesco, in questo che non è solo un romanzo storico, di formazione e di sentimenti (non sentimentale, però), ma un tributo a uno dei periodi più controversi della nostra storia repubblicana. Non solo anni di piombo, ma soprattutto anni fertili, gli anni dell’impegno in politica e nel sociale, gli anni in cui si prese coscienza delle problematiche ambientali e dell’importanza della partecipazione.