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La Barca denominata VEGA parteciperà al Trofeo Giangiacomo Ciaccio Montalto, morto per mano mafiosa

Alla sezione di Trapani della LEGA NAVALE ITALIANA è stata affidata una barca a vela, VEGA, sequestrata durante uno sbarco di migranti nelle coste siciliane. Il modello è un Oceanis 430 del cantiere Beneteau su progetto di Philippe Briand della lunghezza di circa 13,00 metri e di una superfice velica totale di circa 90,00 mq. Il suo riutilizzo nella navigazione a vela rappresenta la migliore risposta ad ogni forma di delinquenza.

Giangiacomo Ciaccio Montalto

Il Magistrato Giangiacomo Ciaccio Montalto nacque a Milano da famiglia trapanese. Suo padre, Enrico, era magistrato di Cassazione, il nonno materno, Giacomo Montalto, era notaio e fu sindaco di Erice. Il fratello Enrico, giovane dirigente comunista, partecipò alle lotte dei braccianti agricoli nel dopoguerra.

Ciaccio Montalto entrò in magistratura nel 1970 e divenne Sostituto Procuratore della Repubblica di Trapani, dove era arrivato nel 1971. Si trovò ad indagare sul coinvolgimento dei mafiosi della provincia di Trapani nel traffico di droga e sui loro legami con il mondo imprenditoriale e bancario trapanese. Le indagini lo condussero alla convinzione della presenza di un laboratorio clandestino per la produzione della droga, intuizione che sarà confermata solo qualche anno più tardi. Ciaccio Montalto basò questa ricerca su accertamenti patrimoniali nelle banche di Trapani per ricostruire il percorso del denaro sporco che accompagnava i traffici, investigazioni considerate rivoluzionarie per l’epoca.

Nell’ottobre 1982  spiccò quaranta ordini di cattura per associazione mafiosa contro mafiosi e imprenditori della zona, che però furono tutti scarcerati per insufficienza di prove. Ciaccio Montalto ricevette delle minacce, tra cui una croce nera realizzata con una bomboletta spray sul cofano della sua Volkswagen Golf.

A nulla valsero le sue denunce sull’isolamento dei magistrati nella lotta alla mafia. Nella notte del 25 gennaio 1983 alle 01:30 venne ucciso a Valderice da tre uomini armati di mitraglietta e due pistole calibro 38 mentre rientrava a casa, privo di scorta e a bordo della sua Volkswagen Golf non blindata nonostante le minacce ricevute. I vicini non avvertirono le autorità perché sospettavano fossero spari legati ai cacciatori di frodo e così il corpo esanime del magistrato venne ritrovato da un pastore alle 6:45. Ciaccio Montalto aveva quarantuno anni quando venne assassinato dalla mafia.

CLASSIFICA TROFEO GIANGIACOMO CIACCIO MONTALTO

TROFEO GIANGIACOMO CIACCIO MONTALTO: IN GARA ANCHE LA BARCA VEGA CONFISCATA AGLI SCAFISTI

Di Michele Giacalone

MICHELE GIACALONE, Ingegnere, appassionato studioso di storia locale e di vela. Ha realizzato numerosi contributi video dedicati all’approfondimento di aspetti inediti della storia di Trapani.