SOPRAVVISSUTI. LE EMOZIONI DEL RINGRAZIAMENTO
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“Sopravvissuti” è il titolo della mostra collettiva allestita a Trapani, presso il Cantiere della Stama International S.r.l., in via A. Palmeri n° 10. Sarà possibile visitare fino al 10 maggio.
GLI ARTISTI
La mostra ospita le opere degli artisti Calamia Stefania, Giovanna Cammarasana, Maria Candela, Sergio Crimiti, Giacomo Cuttone, Rezia Defilla, Rita Ernst, Giovanna Fazio, Francesco Fratantonio, Agnese Giacalone, Giuseppe Ingrassia, Cristina Martinico, Tommaso Rallo, Giuseppina Santoro, Valeria Vulpetti.
Tra le opere anche gli scatti realizzati da BlackJoy Photography (Lampedusa 2020-2022) e Michele Santoro (Trapani 2021). Artistic Director & Exhibition curator: Santoro Giusy e Candela Maria.
“SOPRAVVISSUTI”, LA MOSTRA CHE RACCONTA IL MARE E LE SUE STORIE
Avv. Pietro Bruno Amm. Giudiziario: “Ritengo importante che anche per i beni sequestrati, ovvero per quelli confiscati ancora di più, ci sia una ragionevole messa in gioco per un riuso sociale, per un’attività comunicativa importante come quella di oggi.”
Michele Giacalone: “Tu che leggi sei un SOPRAVVISSUTO, io sono un sopravvissuto a incidenti malattie dolori, danni. Pensiamo di essere differenti da tutti quei poveri esseri umani che sono sopravvissuti all’abisso del mare ma anche noi sopravviviamo ogni giorno al nostro stesso corpo che stancamente ci portiamo addosso. Tutti siamo sopravvissuti. Il titolo della mostra rappresenta una realtà a cui noi tutti apparteniamo, nessuno esente. E’ banale, sembra quasi fin troppo semplice da comprendere, eppure non tutti la pensano in questo modo. Ringrazio tutti gli artisti che con le loro opere in prestito hanno permesso l’allestimento della mostra, le curatrici Maria Candela e Giusy Santoro, Don Liborio Palmeri per i preziosi consigli e soprattutto L’Avv. Pietro Bruno per la fiducia e lo spazio accordato alla nostra Associazione Amici Museo San Rocco ODV.”
Giusy Santoro: “Curare questa mostra collettiva per me è stato qualcosa di inaspettato, ma allo stesso tempo ha riempito di entusiasmo le mie giornate.”
Arch. Maria Candela: “La mostra racconta il “trauma” vissuto in mare nel ricordo di chi non c’è più nell’indifferenza degli altri. Sopravvissuti siamo tutti noi che ogni giorno sfidiamo le leggi della natura e che a poco a poco, senza accorgercene ne paghiamo le conseguenze. Questa mostra entra impetuosa dentro di noi per farci riflettere e lasciare un segno.”
Sara Pianelli, storica dell’arte: “Ci troviamo all’interno di un cantiere navale di Trapani, dove vengono riparate e custodite le barche che solcheranno i nostri mari. Ho trovato molto stimolante il fatto che la mostra venga ospitata in questo luogo e venga caratterizzata da un dialogo tra i vari aspetti del viaggio per mare e i viaggi per la speranza che fanno molti profughi alla ricerca di migliorare le proprie condizioni di vita e per farlo devono affrontare le insidie del mare. Interessante il parallelismo con i pescatori trapanesi. La mostra ospita molte opere realizzate come ex-Voto, in ringraziamento alla Madonna di Trapani per essere sopravvissuti al naufragio in mare. Trovo molto interessante questo parallelismo e trovo molto singolare come queste opere di diverse tipologie, ci sono opere pittoriche, opere polimateriche, installazioni che alla fine convivono in un allestimento davvero gradevole.”