Sono sempre più preoccupanti gli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina, una guerra che sta trascinando l’Italia ed i Paesi europei in una crisi energetica ed economica senza precedenti, con il rischio concreto di innescare un conflitto mondiale.
Ed è in questo clima che il Parlamento Europeo, fra sanzioni ed invio di armi belliche, non si distingue certo per iniziative e proposte volte a far cessare il conflitto e ristabilire la pace fra i due contendenti.
Proprio oggi, 6 ottobre, il Parlamento Europeo ha approvato un documento in cui chiede all’Ue di prepararsi in caso di attacco nucleare da parte della Russia contro l’Ucraina. Hanno votato favorevolmente alla risoluzione non legislativa 504 deputati, 26 i voti contrari e 36 le astensioni.
LA FOLLIA DEGLI EURODEPUTATI OBBEDIENTI AGLI USA
Nel documento si chiede ai Paesi europei di aumentare l’assistenza militare all’Ucraina, di condannare i referendum nel Donbass e di istituire un tribunale internazionale per crimine di aggressione contro l’Ucraina.
Il Parlamento Europeo esorta tutti i Paesi membri, soprattutto quelli definiti “esitanti”, a sostenere l’Ucraina fornendo equipaggiamenti militari ed incrementando le sanzioni contro la Russia.
Infine, in riferimento all’incidente del gasdotto Nord Stream, si sottolinea la pericolosità di “una politica di crescente dipendenza dai combustibili fossili russi e che l’uso dell’energia come arma è stato portato a un livello più pericoloso”. Di conseguenza, si chiede agli Stati membri di “considerare prioritaria la protezione delle infrastrutture critiche europee”.
NICOLA MORRA: “SI SONO BEVUTI IL CERVELLO. BISOGNA SCENDERE IN PIAZZA”
Il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Nicola Morra ha espresso in una diretta Facebook le sue preoccupazioni in merito alla risoluzione votata dal Parlamento Europeo.
“Sono particolarmente preoccupato. I 504 voti a favore sono espressione di pura irrazionalità. Proprio con l’approssimarsi di una minaccia che si fa ora dopo ora più insistente, il Parlamento Europeo avrebbe dovuto chiedere a tutte le autorità europee e non di intervenire immediatamente per forzare i belligeranti ad un cessate il fuoco, ad un armistizio, al fine di organizzare un momento di confronto. Invece qua si vota affinché, a seguito di uso di armi nucleari, si reagisca in maniera energica.
Questi signori pensano di dover invitare ad una reazione ancora più forte? A me sembra che si sia in qualche modo proni nei confronti della volontà politica del gigante statunitense che usa la Nato per togliersi alcuni sassolini dalle scarpe e per incentivare una logica bellica, che io francamente rifiuto.
Noi dobbiamo impedire che l’irrazionalità e la frenesia dei violenti possa prendere il sopravvento. C’è ben poco da attendere e da scegliere. Auspico che tutte le forze in campo, a partire dalla stessa autorità vaticana, intervengano, perché non c’è più tempo. Dietro tutto ciò c’è chi sta lucrando profitti enormi, perché la guerra fa guadagnare miliardi di dollari all’industria bellica.
Non è pensabile che si possa accettare una logica di contrapposizione bellica in cui vincerà chi sopravviverà. Sono convinto che si possano costringere le parti a trovare un punto d’accordo e la comunità internazionale ad impregnarsi, non ad inviare armi, ma a compensare chi dei due possa ritenersi insoddisfatto con ulteriori concessioni che tutti noi, pur di avere la pace, vogliamo garantire. Bisogna scendere in piazza”.