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L’Universal design, o inclusive design, è la metodologia di progettazione fondamentale per realizzare ambienti, edifici o prodotti usufruibili da tutti, senza barriere che ne limitino l’utilizzo e la vivibilità da parte di persone con disabilità fisiche o sensoriali e non.

Progettare senza barriere architettoniche e con l’obiettivo di “includere” non significa affatto realizzare spazi pubblici o privati rivolti solo alle esigenze di coloro che vivono una disabilità, cosa che di per sé significherebbe creare ulteriori discriminazioni e differenziare le aree pubbliche in base agli utenti e alle loro condizioni di salute; al contrario l’inclusive design si propone come obbiettivo quello di progettare per tutti, per unire e abbattere anche le barriere culturali oltre a quelle architettoniche.

Fra tutti i luoghi pubblici dove possiamo ritenere indispensabile la progettazione secondo la metodologia dell’inclusive design, ce n’è uno che subisce particolarmente e in maniera imperdonabile la mancanza di attenzione da parte dei comuni e delle loro amministrazioni: i parchi pubblici con le loro aree gioco.

Giocare è un diritto di ogni bambino

Scivoli, altalene, cavallucci a dondolo su molle, sono indubbiamente giochi non adatti a tutti i bambini e non pensati per accogliere universalmente. Ma il gioco è un diritto di ogni bambino, e tutti i bambini hanno voglia di giocare e divertirsi, a prescindere che camminino su due gambe o su due ruote.

La Convenzione Onu sancisce in effetti che il gioco è uno dei diritti di ogni bambino, così come per i bambini con disabilità, ma fattivamente non esistono delle leggi che obblighino le amministrazioni di ogni città a realizzare o adeguare i parchi giochi presenti nei propri territori per renderli universalmente usufruibili da tutti i bambini.

Nella realtà, infatti, la progettazione e realizzazione di parchi universali e l’acquisto di giostrine inclusive sono lasciati all’iniziativa dei cittadini e delle amministrazioni, sempre nel caso in cui abbiano la dovuta sensibilità per affrontare questo tema e porre soluzioni concrete, e solitamente ciò avviene perché chi prende tali iniziative conosce e vive direttamente la disabilità.

Sul territorio italiano la presenza di parchi totalmente inclusivi è molto scarsa. Sono poco più numerosi i parchi con alcuni giochi accessibili a bambini con disabilità, la Lombardia è una delle regioni maggiormente fornita di questo tipo di giochi. Il resto delle regioni italiane ha a mala pena qualche altalena per bambini in carrozzina, altalene presenti maggiormente nei parchi della Campania e della Puglia.

In totale sono solamente 62 i parchi gioco totalmente inclusivi, 296 i parchi con solo alcuni giochi accessibili ai bambini con disabilità e 418 altalene per carrozzine (fonte Corriere della Sera).

Parchi inclusivi in Sicilia

La Regione Sicilia ha stanziato negli ultimi anni quasi 6,4 milioni di euro per la realizzazioni di parchi inclusivi da realizzare in zone appositamente individuate dai Comuni. Il contributo stanziato dalla Regione copre fino all’80% del costo complessivo del progetto (il restante 20% a carico del soggetto proponente), e fino ad un massimo di 50 mila euro.

Le domande presentate sono state in totale 304, i progetti approvati 165 e quelli già realizzati sono circa 63. Le ultime notizie in merito alle inaugurazioni di parchi inclusivi in Sicilia raccontano quanto ancora ci sia da fare e come molte aree dell’isola siano ancora inadeguate ed inaccessibili a molti bambini.

Luglio 2021. A Bolognetta (PA), inaugurato il nuovo parco giochi inclusivo “G. Falcone – P. Borsellino”, in ricordo due magistrati simbolo della lotta alla mafia e promotori di legalità e giustizia. L’area inclusiva permette a tutti i bambini di poter giocare, socializzare e divertirsi insieme in totale sicurezza.

Novembre 2021: A Monreale (PA) è stato inaugurato il parco giochi inclusivo all’interno della scuola elementare Pietro Novelli

Marzo 2022. A Partinico (PA) inaugurato il nuovo Parco Inclusivo presso la villa Giovanni Falcone, dove è stata prevista l’installazione di apposite attrezzature.

Aprile 2022. A Catania, all’interno della villa Pacini, è stata inaugurata un’area giochi per bambini di circa 1.000 mq, realizzata grazie ad un finanziamento regionale di poco più di 50 mila euro.

Luglio 2022. A Cinisi (PA) in via Leonardo Sciascia è stato inaugurato un parco giochi inclusivo, privo di barriere architettoniche, intitolato al piccolo Claudio Domino, ucciso dalla mafia il 7 ottobre del 1986 a Palermo, a soli 11 anni, mentre giocava a pallone in strada.

Sicilia Parchi inclusivi
Sicilia Parchi inclusivi

I dati e la realtà

I dati in merito al numero dei parchi inclusivi in Italia sono approssimativi e necessitano certamente di aggiornamenti, a tal fine sarebbe utile un monitoraggio annuale sul territorio, regione per regione. Ad ogni modo, ciò che è stato fatto fino ad oggi non è abbastanza. La progettazione di nuove aree o l’adeguamento di quelle già esistenti è una necessità alla quale si dovrebbe far fronte in ogni singola città italiana, da nord a sud.

Se è vero che realizzare città e mezzi di trasporto pubblici con una nuova concezione, rendendo vivibile e accessibile a tutti ogni luogo e ogni angolo delle nostre città, ed è una necessità che non si può rinviare, è ancora più urgente garantire ad ogni bambino il diritto di giocare, senza mai più dover rimanere in disparte a guardare, perché noi adulti lo sappiamo: si cresce troppo in fretta e si è bambini solamente una volta.

Di Anna Lisa Maugeri

Anna Lisa Maugeri, blogger, web writer, moderatrice, lavora da anni per passione nel mondo della comunicazione e dell’informazione sul web scrivendo articoli, realizzando interviste e contenuti video su temi di attualità, cronaca, tematiche sociali, economia, medicina, salute e benessere. Ha creato e dirige il blog www.siciliabuona.com e il canale YouTube "Sicilia Buona". Ha lavorato per il canale YouTube di informazione ed approfondimento CRESCERE INFORMANDOSI realizzando video interviste ed altri contenuti.

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