Dopo le gravissime affermazioni del ministro Lollobrigida sulla siccità che “per fortuna ha colpito di più il sud, in particolare la Sicilia”, abbiamo aspettato alcuni giorni per vedere le reazioni dell’opinione pubblica siciliana, primi fra tutti i politici, ma anche quelle dei giornaloni e delle televisioni nazionali, ma come temevamo non è successo nulla.
Lollobrigida ci ha abituati da tempo alle sue singolari esternazioni e ai suoi gesti arroganti, e per questo è stato giustamente e adeguatamente criticato
Questa volta, però, ha passato il segno, perché la sua non è una delle tante gaffes alle quali quel signore ci ha abituati, ma è il sintomo di quel razzismo nei confronti degli italiani del Sud che ancora in pieno Duemila attraversa trasversalmente la società italiana da Roma in su.
Ma oltre al razzismo che tradiscono, quelle affermazioni sono preoccupanti per altri motivi, se dette dal ministro dell’Agricoltura. Chi ricopre quel ruolo dovrebbe essere competente in materia, dovrebbe sapere – per restare alla produzione del vino da lui citata – che ormai da anni i vini siciliani fanno incetta di premi nelle manifestazioni internazionali del settore e non hanno niente da invidiare a quelli di altre regioni, come invece ha affermato il ministro.
Senza contare che prendere così alla leggera un problema gravissimo come la siccità e i cambiamenti climatici che ne sono la causa, è un ulteriore segno di ignoranza e irresponsabilità da parte di chi, invece, dovrebbe prontamente adottare misure idonee.
Insomma, mai come nel caso in questione, vale il detto braccia rubate all’agricoltura. Letteralmente
Ma questo vale anche per quei politici meridionali di ogni colore e per certi giornalisti, anch’essi meridionali, delle principali testate nazionali. Tutti costoro per una volta hanno perso l’occasione di parlare di cose serie, anziché pontificare come fanno di solito e il loro silenzio ci indigna ancora di più!
Ancora una volta tocca a noi comuni cittadini supplire all’inerzia di chi ci dovrebbe rappresentare, manifestando la nostra indignazione e rivendicando la nostra dignità di fronte al Paese, per esempio facendo circolare questo testo.
per colpa soprattutto di chi non ha votato abbiamo il ministro Lollobrigida & Co. al Governo