Ennesima aggressione ai danni di un medico: accade a Quarto, in Campania. Ad essere aggredita è stata la Dott.ssa Antonella Maria Ilaria Cicale, medico di medicina generale.
Il paziente avrebbe mostrato nervosismo già in sala d’attesa mentre aspettava il suo turno. L’uomo pretendeva la prescrizione di un antibiotico ed un certificato medico per malattia di più giorni.
La situazione è degenerata quando la Dottoressa si è rifiutata di prescrivere il farmaco in mancanza di una diagnosi che ne prevedesse la somministrazione e ha spiegato al paziente che la prognosi non richiedeva un certificato medico di malattia superiore ad un giorno.
Tanto è bastato per scatenare la reazione violenta dell’uomo che avrebbe inveito verbalmente contro la Dottoressa, colpito il muro dello studio medico con un pugno e sbattuto violentemente la porta.
L’uomo si è allontanato dal luogo dell’aggressione quando un collega è sopraggiunto, allarmato dal chiasso proveniente dallo studio medico della Dottoressa.
Dottoressa Cicale: “Oggi io sono tutti i colleghi”
“Purtroppo il fenomeno è molto frequente nei nostri ambulatori -racconta a Sicilia Buona la Dott.ssa Antonella Maria Ilaria Cicale– questo è soltanto l’ ennesimo. Occorre parlarne e denunciare, perché la violenza non va mai censurata e anestetizzata. Questa società sta andando verso l’ odio e verso l’ individualismo, su questo si dovrebbe riflettere. E va verso i falsi miti ed i supereroi dove il super potere è Google, verso l’ abbandono delle mete difficili e del sudore, verso la disperazione per ciò a cui non si può arrivare perché non consapevoli delle proprie capacità, verso la proiezione allo specchio di una immagine che non esiste ma che è soltanto sui Social!”
Sempre più episodi di violenza fisica e verbale contro medici ed operatori sanitari, un fenomeno inaccettabile
A distanza di pochi giorni dalla morte della psichiatra Barbara Capovani, aggredita con inaudita violenza a Pisa da un ex paziente, torniamo a parlare della violenza di cui troppo spesso sono vittime medici e operatori sanitari, in prevalenza donne.
Secondo i dati dell’Inail, infatti, sono quasi 5.000 gli episodi di aggressioni ai danni di medici, infermieri e operatori sanitari negli ultimi tre anni, circa 1.600 all’anno. A subire minacce o lesioni nell’ambito professionale medico sono le donne 7 volte su 10.
Si tratta di un fenomeno preoccupante e in aumento, addirittura sottostimato poiché spesso i medici che subiscono tali aggressioni non denunciano.