Rapporto ONU: Violenza Sessuale Come Metodo di Guerra

Il 13 marzo 2025, la Commissione d’Inchiesta Internazionale delle Nazioni Unite ha pubblicato il rapporto “More than a human can bear” (Più di quanto un umano possa sopportare), che denuncia l’uso sistematico della violenza sessuale da parte delle forze israeliane contro i palestinesi dal 7 ottobre 2023.

Secondo il rapporto, questi atti fanno parte di una strategia per terrorizzare la popolazione e ostacolare l’autodeterminazione palestinese. La distruzione delle strutture sanitarie sessuali e riproduttive ha aggravato la crisi umanitaria, causando morti per complicazioni legate alla gravidanza e al parto.

Morti a Gaza e Tregue Violate: Donne e Bambini le Principali Vittime

Secondo uno studio indipendente pubblicato su The Lancet rivela che il 3% della popolazione di Gaza è stato ucciso dai bombardamenti israeliani, con il 59% delle vittime composto da donne, bambini e anziani. Questo dato sottolinea l’impatto devastante del conflitto sulle fasce più vulnerabili della popolazione.

Inoltre, il 18 marzo 2025, Israele ha interrotto il cessate il fuoco con una serie di bombardamenti massicci sulla Striscia di Gaza, causando oltre 400 morti, di cui più di 130 sono bambini, e circa 600 feriti. Le autorità di Hamas hanno confermato che gli attacchi hanno colpito diverse zone della Striscia, provocando un incremento degli sfollamenti forzati e aggravando ulteriormente la crisi umanitaria.

Il Presidente Israeliano Netanyahu ha detto: “Questo è solo l’inizio”. Il governo israeliano ha motivato la violenta azione militare affermando che Hamas avrebbe rifiutato una proposta statunitense per l’estensione della tregua.

Conclusioni e Appelli Internazionali

Il rapporto ONU accusa Israele di atti genocidi e chiede la fine degli attacchi ai civili, il ripristino delle strutture sanitarie e il perseguimento dei crimini di guerra. Organizzazioni umanitarie e per i diritti umani sollecitano un intervento internazionale per fermare le violenze e garantire la protezione della popolazione palestinese.

Vi è la necessità urgente di una presa di posizione del mondo difronte al genocidio in atto. Non è più ammissibile giustificare le nefandezze del governo israeliano sotto la dittatura di Netanyahu giustificandole come legittima difesa dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023.

Occorrono interventi internazionali per porre fine all’assalto militare israeliano a Gaza e prevenire ulteriori perdite di vite umane, nonché affrontare le drammatiche conseguenze sanitarie a lungo termine dei della popolazione palestinese stremata dalle violenze subite.

Le organizzazioni umanitarie e per i diritti umani continuano a sollecitare una soluzione pacifica e duratura al conflitto, che garantisca la protezione dei civili e il rispetto del diritto internazionale.

Cosa Vuole Diventare L’Europa Da Grande?

In un momento storico particolarmente critico e delicato in cui l’America di Trump si svincola dai legami con l’Europa e con la stessa NATO, mentre già progetta come colonizzare e depredare territori e risorse sia in Ucraina che nella Striscia di Gaza, l’UE ha l’occasione di ritrovare e definire la propria identità sulla base di valori fondamentali quali la giustizia, la democrazia, la pace e la difesa dei diritti umani, cominciando da Gaza, smettendo di giustificare o ignorare il dramma del popolo palestinese.

Sarebbe questa l’occasione buona per guadagnare credibilità e affermare il proprio ruolo e la propria influenza sul piano geopolitico. Ma purtroppo l’Europa, ad oggi, parla solo di un obiettivo: il riarmo.

IL Fatto Quotidiano – Tregua violata a Gaza, tensione tra polizia e attivisti a Milano: “Trump criminale, Europa complice”

Di Anna Lisa Maugeri

Anna Lisa Maugeri, blogger, web writer, moderatrice, lavora da anni per passione nel mondo della comunicazione e dell’informazione sul web scrivendo articoli, realizzando interviste e contenuti video su temi di attualità, cronaca, tematiche sociali, economia, medicina, salute e benessere. Ha creato e dirige il blog www.siciliabuona.com e il canale YouTube "Sicilia Buona". Ha lavorato per il canale YouTube di informazione ed approfondimento CRESCERE INFORMANDOSI realizzando video interviste ed altri contenuti.