L’epidemia di influenza aviaria fra i bovini da latte negli USA e la minaccia di una nuova pandemia

E’ di queste ore la notizia di un nuovo allarme per la salute pubblica e stavolta il pericolo non arriverebbe dalla Cina ma dagli Stati Uniti.

L’epidemia di influenza aviaria negli USA sarebbe in corso da mesi fra i bovini da latte e adesso il frammenti del virus sarebbero stati già individuati nel latte pastorizzato in vendita nei negozi statunitensi. Il contagio sarebbe stato accertato anche fra una trentina di gatti analizzati. Secondo le prove genetiche effettuate l’epidemia potrebbe essere iniziata molto prima di quanto si pensi.

Il presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv) Arnaldo Caruso ha rilasciato un’intervista all’Adnkronos Salute in cui non nega la possibilità che questa epidemia di influenza aviaria possa costituire una seria minaccia per una prossima pandemia mondiale.

Arnaldo Caruso: “Il passaggio dell’aviaria nei mammiferi e la circolazione in questi animali – avverte è un passo avanti verso l’uomo”.

INFLUENZA AVIARIA

L’influenza aviaria è una malattia virale che colpisce principalmente gli uccelli, ma che può occasionalmente trasmettersi agli esseri umani. È causata da ceppi del virus dell’influenza A, con il sottotipo H5N1 tra i più noti e studiati.

SINTOMI

I sintomi dell’influenza aviaria negli esseri umani possono variare, ma generalmente includono:

  • Febbre alta
  • Tosse
  • Mal di gola
  • Mal di testa
  • Affaticamento estremo
  • Dolori muscolari
  • Mal di stomaco
  • Congestione nasale
  • Difficoltà respiratorie

Nei casi più gravi, l’infezione da influenza aviaria può portare a complicazioni come polmonite e insufficienza respiratoria, che possono essere fatali.

Questo virus si è guadagnato l’attenzione globale a causa della sua capacità di causare gravi epidemie tra gli uccelli domestici e selvatici, con conseguenze devastanti per l’industria avicola e la biodiversità. Ma ciò che preoccupa maggiormente gli esperti è la sua potenziale capacità di trasmettersi agli esseri umani, causando malattie gravi e persino pandemie.

Una delle principali preoccupazioni riguardo all’influenza aviaria è la sua capacità di mutare rapidamente

Per prevenire la diffusione dell’influenza aviaria sono state adottate varie misure, tra cui la sorveglianza degli uccelli selvatici e domestici, il controllo dei movimenti degli animali, l’igiene nelle aziende avicole e lo sviluppo di vaccini. Inoltre, la rapida identificazione e il monitoraggio dei focolai sono cruciali per contenere la diffusione del virus.

Nonostante gli sforzi per prevenire e controllare l’influenza aviaria, la sua persistenza negli uccelli selvatici e la sua capacità di trasmettersi agli esseri umani rimangono una minaccia per la salute pubblica e la sicurezza alimentare a livello globale.

CURE E TERAPIE

Per quanto riguarda le cure, il trattamento dell’influenza aviaria mira ad alleviare i sintomi e a prevenire le complicazioni:

  • Riposo: riposare aiuta il corpo a combattere l’infezione e guarire più rapidamente.
  • Assunzione di liquidi: bere molti liquidi, acqua, tè o brodo, aiuta a prevenire la disidratazione.
  • Farmaci antivirali: in alcuni casi, i medici possono prescrivere farmaci antivirali per ridurre la gravità e la durata dei sintomi
  • Trattamento dei sintomi: farmaci da banco come paracetamolo o ibuprofene possono essere utilizzati per ridurre la febbre e il dolore. Decongestionanti e spray nasali possono aiutare a alleviare la congestione nasale. Importante è iniziare le terapie entro 48 ore dalla comparsa dei sintomi.

È indispensabile consultare un medico se si sospetta di avere l’influenza aviaria o se i sintomi sono gravi o persistono per un lungo periodo di tempo. Inoltre, per prevenire l’infezione, è consigliabile seguire buone pratiche igieniche, come lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone e coprirsi la bocca e il naso quando si tossisce o si starnutisce.

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