Baciamoci ancora - EUGENIA AFFRONTIBaciamoci ancora - EUGENIA AFFRONTI

Sarà inaugurata sabato 13 maggio, alle ore 18:00, presso Bastione Innovazione Cibo Cultura (piazza Francesco Crispi, 13-14) di Cefalù (PA), “In Paladino Veritas”, personale pittorica di Eugenia Affronti, a cura di Margherita Musso.

La mostra dell’artista palermitana prende il suo titolo da un riadattamento “affrontiano” della celebre locuzione latina (attribuita a Plinio il Vecchio) “In vino veritas, in acqua sanitas”, ossia “la verità è nel vino, ma la salute è nell’acqua” che, in questa sede, è diventata “In paladino veritas” e, con l’aggiunta di una sorta di “sottotitolo” riadattato, “in Affronti sanitas”.

Nel paladino, anzi nei paladini esposti nell’incantevole sede del Bastione di Cefalù, c’è tutta la verità pittorica dell’artista e, nello specifico, in Affronti Eugenia ci sono la salute e il benessere, l’energia e la positività, che ella puntualmente trasferisce ai suoi paladini quando sono intenti a contorcersi e a fare acrobazie.

Questa percorso espositivo di 35 acrilici su tela di vario formato riunisce a convivio, come facevano gli antichi greci prima e i protagonisti di In vino veritas del filosofo Søren Kierkegaard, una nutrita rappresentanza dei paladini dell’artista palermitana, tutti nati, cresciuti e alcuni addirittura “maritati” negli ultimi 5 anni ed è articolato in tre sezioni che riuniscono, nella prima, una piccola selezione di opere meno recenti che recano un forte rimando al Surrealismo e alla cifra stilistica di Frida Kahlo dai quali Eugenia

Affronti ha sempre tratto grande ispirazione; una seconda sezione riservata alle coppie di paladini famosi – da Romeo e Giulietta (per l’artista Rometto e Giuliea) a Tarzan e Jane (Iddu Tarzan, Idda Jane) fino ad arrivare a Diego Rivera e Frida Khalo – e un’ultima sezione dedicata alle opere più recenti di piccolo formato denominate “gli Affrontini”, che ritraggono i visi e le espressioni facciali più emblematici dei paladini di Eugenia Affronti.

Tutti i personaggi raffigurati sono nati, cresciuti e maritati perché per Eugenia Affronti ogni paladino è quasi come un figlio nato da lei – l’opera Vita risulta assai emblematica -, un bimbo da coccolare a dolci colpi di pennello, o anche da incitare come nell’opera La forza o a supportare per non cadere e ruzzolare giù come in Teniamoci forte. Ma, osservando più in generale una tela dell’artista, è di certo immediato pensare che ad ispirarla sia stata anche la sicilianità del suo sostrato socioculturale e, in particolare, il teatro dei pupi siciliani. In ciascuna, infatti, ella ama ritrarre, quasi sempre davanti a un sipario rosso, paladini armati di elmo e corazza in pose spesso funambolesche, proprio come se tutto il loro corpo fosse snodabile e controllato da fili invisibili.

Orgoglio Siculo – EUGENIA AFFRONTI

Come ha più volte dichiarato, Eugenia Affronti si ispira sì alla tradizione e ai simboli più riconosciuti della Sicilia – i suoi profumatissimi limoni, le sue golosissime cassate e cannoli o le spinosissime pale di fico d’India da cui i suoi paladini cercano di tenersi alla larga! – ma, recisi i fili coi quali gli opranti li manovrano, adopera i paladini per proiettare sulla tela il suo vissuto e le sue emozioni.

I mustacchi, vero vanto dei suoi paladini, sono i baffi che sfoggiava suo padre quando era più giovane, mentre ogni naso, ad esempio, ricorda quello di suo nonno. Ogni posa, ogni espressione o smorfia dei suoi paladini sono il medium da lei prediletto per esternare i suoi stati d’animo, le sue inquietudini a volte, e assai spesso la sua straripante ironia ma, in più, per trasformare in verità universali le energie esistenziali, i sentimenti e le emozioni di ognuno di noi, come singolo e come coppia. Non a caso l’esposizione reca il titolo “In paladino veritas”, perché è nel paladino la Verità.

Il pomeriggio inaugurale sarà impreziosito dalla lettura recitata di alcune poesie e di dialoghi, scritti da Margherita Musso, che accompagnano alcune delle opere in mostra.

La mostra, con Patrocinio Gratuito del Comune di Cefalù e del Bastione Cefalù, sarà visitabile tutti i giorni (martedì escluso) fino al 27 maggio 2023, a ingresso gratuito, dalle ore 11 alle ore 15 e dalle ore 18 alle ore 23.

Testi in mostra e cura: Margherita Musso, Event Manager: Daniela Martino

Buffet gentilmente offerto da Bastione Cefalù.

Biografia

Eugenia Affronti nasce a Palermo, città dove tutt’ora vive e lavora come pittrice. Frequenta gli studi artistici conseguendo il diploma di maestro d’arte e il diploma d’arte applicata.

Dopo gli studi frequenta diverse botteghe d’arte dove apprende il mestiere di ceramista. In breve tempo apre un laboratorio d’arte e di ceramica. Continua la pittura su tela, sua grande passione sin dai tempi della scuola. Nel frattempo viene attratta dalla corrente artistica del Surrealismo.

La passione viscerale per la sua terra, le sue origini e le sue tradizioni, la portano a sperimentare uno stile pittorico singolare e inconfondibile, fondendo i simboli della Sicilia, quali paladini, cannoli, cassate, pale di fico, in una chiave surrealistica unica e originale al tempo stesso. Si serve delle proprie tradizioni facendole divenire portavoce di se stessa .

Inizia a farsi notare tra gli artisti palermitani e non solo. Frequenta numerose collettive di pittura in Sicilia, in Italia e all’estero.

La sua opera pittorica “La Sicilia è fimmina”, acrilicosu tela, 50X70 del 2017, viene scelta come immagine simbolo per il 2° congresso medico congiunto AMD-Sid Sicilia. La stessa opera vince il primo premio al contest “La donna nella storia e nell’arte” presso la galleria d’arte ” Josephine Bonì” di Palermo. Con la tela “ L’Hotel Roma”  acrilico su tela, 50X70 del 2017, partecipa alla collettiva “Una tela per Amatrice” donando poi la stessa al proprietario del soggetto raffigurato.

Nel 2018 viene scelta come pittrice rappresentante la città di Palermo alla manifestazione conclusiva di “Palermo capitale della cultura 2018 svoltasi al “Real teatro Santa Cecilia” di Palermo.  L’immagine del suo quadro “Cannoli Express” acrilico su tela, 50X35 del 2019, è stata concessa per la copertina del libro dall’omonimo titolo. 

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