Giovedì 25 gennaio alle ore 18 presso il Centro Culturale San Paolo, in piazza Scammacca, 13 (Chiesa di S. Orsola), a Catania, verrà presentato il libro L’ATTRAZIONE FATALE FRA ISTITUZIONI E COSA NOSTRA, di Salvatore Azzuppardi Zappalà.

Dialogheranno con l’autore la professoressa Ludovica Maria Oliveri e il giudice Giovanbattista Tona, della Corte di Appello di Caltanissetta, membro della commissione bicamerale antimafia.

In questo saggio l’Autore, con un linguaggio scorrevole e coinvolgente, spiega come e perché Istituzioni e Cosa Nostra hanno sviluppato quell’attrazione fatale nella quale a perdere sono state le istituzioni.

Un’attrazione nata con l’Unità d’Italia e proseguita fino ad oggi. Azzuppardi Zappalà dissente parzialmente dalla vulgata sulla natura “agraria” sia della mafia che della società siciliana di fine Ottocento, mostrando come fosse sviluppata una borghesia urbana, parte della quale era già allora attivamente fiancheggiatrice delle cosche.

Per il periodo fascista l’Autore – oltre a ribaltare il giudizio prevalente su Cesare Mori, dai più sbrigativamente liquidato come uno sgherro di Mussolini – mette in risalto l’operato della magistratura palermitana, guidata dal Procuratore Giampietro.

Appassionata e accurata, da spettatore diretto, la narrazione delle vicende dal secondo dopoguerra ai
giorni nostri.

Nell’Appendice l’Autore sfata il falso mito secondo cui la “mafiosità” sarebbe una caratteristica genetica
dei siciliani, e dimostra che l’istinto alla prevaricazione è comune a tutto il genere umano. Salvatore Azzuppardi Zappalà è autore di un romanzo storico, ambientato negli anni Settanta, ”Ti ricordi quella strada … “, e di una raccolta di testimonianze di vita vissuta durante la Seconda guerra mondiale, “1943-1945, per non dimenticare”.

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