Fratello Biagio ConteFratello Biagio Conte

12 gennaio 2023. Biagio Conte si è spento oggi all’età di 59 anni a Palermo, circondato dall’affetto di quanti hanno condiviso con lui le tante battaglie per i più poveri e per la Missione Speranza e Carità. Ha lottato per mesi contro un tumore al colon, ma in questo difficile e doloroso periodo non ha mai smesso di parlare al cuore delle persone e alle coscienze dei potenti.

Il 27 giugno 2022 aveva voluto comunicare a tutti la diagnosi della malattia “perché – disse attraverso la pagina Facebook Pace e Speranza – Fratel Biagio – tanti cittadini che lottano contro questo stesso male possano sentirmi vicino nella preghiera e nel travaglio di questo cammino di sofferenza“.

“Pregate per me e per tutti gli ammalati”

Fratel Biagio Conte non ha mai smesso di mandare i suoi messaggi al mondo, facendo appello al buon senso delle persone comuni, rivolgendosi ai politici e a chi ha potere decisionale perché facciano scelte di pace e non decisioni politiche che portano alla guerra, all’odio fra i popoli e all’indifferenza verso i più poveri e deboli, i dimenticati che vivono ai margini della società.

E’ assurdo, ingiusto e inconcepibile che da tantissimi anni Italia ed Europa vendano armi in tutto il mondo”

Le parole di Fratel Biagio Conte non erano mai scontate, ma vere, sentite, giuste. Dei tanti appelli recenti, proponiamo il seguente:

“Adesso basta fare una politica ed una amministrazione ingiusta e di solo interessi: E’ doveroso mettersi al servizio dei cittadini Italiani e di tutto il mondo, così possiamo veramente tutti insieme costruire un mondo migliore, soprattutto non producendo e vendendo strumenti di morte che causano le guerre; produciamo invece strumenti di lavoro e così in futuro potremmo dare agli africani strumenti di lavoro, affinché permangano nella loro nazione, dando loro dignità e vera speranza.”

Fratel Biagio Conte e la Missione Speranza e Carità

Fratel Biagio Conte dà vita alla Missione di Speranza e Carità nel 1991, quando torna a Palermo dopo il lungo e faticoso cammino a piedi verso la città di Assisi. Biagio Conte vede e sente le difficoltà e le sofferenze dei tanti abitanti invisibili per le strade di Palermo. Così abbandona l’idea di partire in missione per l’Africa e decide di iniziare la sua missione di speranza e carità proprio a Palermo, sotto i portici della Stazione Centrale.

Accogliere e prendersi cura dei nuovi poveri, vittime di una società resa malata dalla cultura insana dell’individualismo, dell’egoismo, dell’indifferenza verso tutti quelli che rimangono indietro.

“Vengono chiamati barboni, vagabondi, giovani sbandati, alcolisti, ex detenuti, separati, prostitute profughi, immigrati, ma in Missione ci chiamiamo tutti fratello e sorella senza alcuna distinzione”, leggerete sul sito della Missione Speranza e Carità fondata da Fratel Biagio Conte, spesso descritto come missionario laico, da adesso, per chi ha fede e anche per chi non ne ha, Santo ma soprattutto esempio di umanità e cristianità.

Biagio Conte, un seme raro di amore e carità

Ciò che è seme non muore. E’ questo il primo pensiero che la mia mente elabora quando apprendo la notizia della morte di Fratel Biagio Conte.

“Fratel Biagio, Piccolo servo inutile” era la sua firma a chiusura di tutti gli appelli rivolti al cuore delle persone comuni e alle coscienze dei potenti. Biagio Conte ci mancherà moltissimo, la sua vita terrena si spegne, ma le sue scelte, le sue parole e le sue azioni concrete non smetteranno mai più di illuminare il cammino di ognuno di noi.

La sua vita è l’esempio tangibile di quanto ogni uomo e ogni donna sulla terra possano fare la differenza, invertire la rotta, essere determinanti con le proprie scelte, diventare strumento di una rivoluzione necessaria, una rivoluzione d’amore e di pace, di vera attenzione verso gli altri. Biagio Conte è un seme, un seme raro di amore e carità.

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