Foto di Jill Wellington da PixabayFoto di Jill Wellington da Pixabay

di Anna Lisa Maugeri

Il futuro dell’agricoltura e dell’allevamento è nelle mani delle nuove generazioni. Mai come in questo periodo storico tale affermazione risulta più vera.

I contadini dell’era odierna sono i giovani appena laureati che si riavvicinano all’agricoltura e all’allevamento da imprenditori, dopo anni di studi, istruiti e con una forte consapevolezza riguardo all’esigenza di creare un ciclo di produzione che miri alla sostenibilità, alla salvaguardia dell’ambiente e alla qualità del prodotto finale.

Sicilia, Agritech e Agricoltura 4.0

È l’era dell’Agricoltura 4.0, tra tradizione e innovazione, con l’ausilio delle nuove tecnologie che propongono soluzioni concrete, mirate e con un occhio attento nei confronti dell’ambiente, oltre che della salute umana. Essa mira ad una evoluzione dell’agricoltura di precisione, al controllo del processo di produzione e alla tracciabilità della filiera, a garanzia della qualità dei prodotti alimentari e della sostenibilità a favore dell’ambiente.

Il Cesar, Centro per lo sviluppo agricolo e rurale dell’Università di Perugia e Abaco, softhouse che realizza software per la gestione ed il controllo del territorio in agricoltura, collaborano oggi insieme al progetto Agritech Innovation.

Si tratta di una ricerca che si basa sui dati raccolti circa la sostenibilità e la digitalizzazione del settore agroalimentare.

L’obiettivo è quello di ottimizzare l’utilizzo delle risorse idriche (la cui carenza in molte zone della Sicilia è particolarmente sentita), prevenire malattie e infestazione parassitarie delle piante, nonché tracciare il prodotto dal produttore al commerciante.

La raccolta di questi dati servirà, quindi, ad ampliare le conoscenze nel settore, individuare le criticità ed intervenire con le soluzioni necessarie al fine di garantire un prodotto di qualità, diminuendo gli sprechi e favorendo la filiera corta.

Recovery Plan e agricoltura 4.0 in Italia

Coldiretti, Confagricoltura, Copagri e Cia hanno recentemente partecipato a degli incontri con le istituzioni per discutere l’utilizzo del Recovery Plan, illustrando progetti per il settore primario che mirano a modernizzare e digitalizzare il settore.

Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ha dichiarato: “Il Recovery Plan destina all’agricoltura 2,5 miliardi di euro. L’obiettivo è molteplice: aumentare la capacità produttiva agricola del Paese verso l’autosufficienza alimentare, ma anche la competitività del settore e la sostenibilità, sfruttando l’occasione unica del Next Generation Eu che avrà un impatto del 3,5% sul Pil.

L’imperativo è dunque puntare su ricerca, sviluppo, innovazioni e sull’Agricoltura 4.0. Tali investimenti dovrebbero inoltre avere effetti positivi sull’incremento dell’occupazione.

E’ previsto per marzo 2021 il Convegno dell’Osservatorio Smart AgriFood che ha realizzato l’analisi sullo stato dell’Agricoltura 4.0 in Italia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *