di Anna Lisa Maugeri
Storie e vite che si intrecciano
Vi abbiamo raccontato la storia del Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito italiano CARLO CALCAGNI. Nella video intervista pubblicata di recente su Siciliabuona.com è lo stesso Carlo a narrare la sua battaglia contro la rara sindrome multisistemica causata dall’esposizione ad uranio impoverito nel lontano 1996 durante una missione di pace nei Balcani.
La malattia lo costringe a ricorrere quotidianamente all’assunzione di innumerevoli medicine, a sottoporsi a terapie invasive e spesso anche a delicati interventi. Eppure, malgrado il dolore fisico e la grande fatica nell’affrontare una situazione clinica devastante, Carlo Calcagni non smette di lottare per la vita ed oggi lo fa non solo per sé stesso, ma anche per gli altri.
Il suo esempio è fonte di ispirazione per molte persone che vivono una condizione di disabilità o che devono affrontare dure malattie. La sua testimonianza di vita, perseveranza e resilienza è lo strumento più concreto ed efficace per infondere ottimismo e speranza a chi credeva di averle perdute, tutto ciò sempre seguendo il motto di Carlo Calcagni: mai arrendersi!
Steven: storia di un piccolo campione
Vi abbiamo anche raccontato la storia di Steven, un piccolo campione di quasi undici anni con problemi motori dalla nascita. Steven non ha mai voluto arrendersi all’utilizzo della carrozzina, ha lottato sempre duramente sin da piccolissimo per conquistare ogni piccolo passo verso il suo futuro.
A seguito di un intervento chirurgico che non ha dato gli esiti sperati, i progressi di Steven hanno subito una battuta d’arresto e la mobilità degli arti inferiori è stata ulteriormente compromessa. A quel punto, Steven ha dovuto ricorrere all’ausilio della carrozzina. E’ stato un periodo doloroso per lui e per tutta la sua famiglia, ma Steven ha la stoffa del campione e non si arrende. Si sottopone il più possibile alle costose terapie per poter tornare in piedi e recuperare nuovamente quei passi rubati.
L’amicizia e la solidarietà dei Pazzi di Rugby
Ad aiutare la famiglia di Steven a far fronte alle spese onerose per le terapie arrivano degli amici speciali. Il social group PAZZI DI RUGBY fondato da Gianluigi Zucca dà vita ad una raccolta fondi che in poche settimane raggiunge l’obiettivo, una somma tale da garantire a Steven il numero massimo di terapie settimanali per i prossimi due mesi.
Tanta solidarietà si muove attraverso le mani ed i cuori di molte vite e realtà che si incrociano, un passaparola che raggiunge anche il Colonnello Carlo Calcagni che, avendo sperimentato un particolare ed innovativo mezzo di deambulazione che arriva dal Canada, l’Alinker, non ci pensa due volte e decide di acquistarne uno anche per Steven per aiutarlo a realizzare il suo desiderio, quello di camminare al fianco dei suoi amici con maggiore autonomia e mettere da parte la carrozzina.
Barbara Alink e la sua Alinker
Ma ecco che ancora un’altra vita si intreccia a quella di Steven attraverso il Colonnello Carlo Calcani. Barbara Alink, la designer canadese ideatrice di Alinker, venuta a conoscenza della storia di Steven, fa dono di una delle sue bici senza pedali a Carlo perché possa consegnarla al piccolo Steven.
Ed è così che il 14 Febbraio 2021 Carlo Calcagni gareggia su Alinker per la 10° Edizione del Duathlon Sprint a Pavia e lo fa partecipando con il numero 1 nella Federazione Italiana Triathlon. Ancora una volta è Carlo a narrarci la fatica di questa impresa a causa della malattia, una fatica che comunque non ferma il Colonnello.
“Triciclo… Alinker… concentratore di ossigeno… valigie piene di farmaci… alimenti… e vestiario sportivo.
Partire con l’essenziale è già una sfida… che comincia dai preparativi.
Partire… in solitudine… il giorno dopo aver fatto la necessaria plasmaferesi… triplica il peso e la voglia di affrontare comunque quella sfida che… ininterrotta… continua dalla partenza fino al rientro a casa.
C’è da montare e provare il triciclo… c’è da sistemarsi alla meglio… c’è da incontrare gente di ogni età che aspetta di conoscermi… c’è da fare terapia… c’è da mangiare qualcosa… e poi… finalmente… provare dormire.
Il letto non è quello mio… sono ad 900 km da casa… dai miei cari… dai miei spazi… dalle mie abitudini e dal mio ambiente che donano un minimo di sicurezza.
Sono solo e con l’obbligo di contare su me stesso… solo su me stesso.
Il dormire fuori casa si riduce ad un mero riposo delle palpebre… ad un inganno alla luna ed alla notte che mi tiene sveglio… nonostante la stanchezza… ancor più sveglio di quanto non accada tutte le notti.
E poi la sveglia che non sveglia chi è rimasto sveglio.
Terapia… tensione ed emozione.
C’è da fare qualche video… c’è da incontrare Steven… c’è da fare la gara di duathlon in tempo di covid. Io in mezzo a tanta gente…
Io sotto lo sguardo curioso ed attento della gente… la mia fama precede… io che devo dare tutto me stesso… per abitudine e per non deludere nessuno.
Chiunque può apparire un’eroe… ma solo pochi sono in grado di restare a lungo in equilibrio alle grandi altezze… dove basta un passo falso… o una piccola distrazione… per precipitare rovinosamente.
E in quel caso non è la caduta a far male… ma l’aver deluso i sostenitori.
Mi dicono che non deludo mai… perché sono sempre capace di sorprendere ed emozionare.
Credevo dovessi solo consegnare il nuovo Alinker a Steven… ed invece è stata una grande gara.
Ho corso 5 km con Alinker + 20 km col il nuovo triciclo + 2,5 km con Alinker… su un percorso affollatissimo… con curve strette a gomito… per invertire la marcia… molto più insidiose per le mie tre ruote che non per i podisti… un continuobrilanciare la mia velocità.
La fascia di XEOS.IT (innovazione tecnologica) per il monitoraggio a distanza che il mio Amico Franco Boldi… amministratore di XEOS.IT mi ha fornito per controllare tutte le mie funzioni vitali durante l’attività.
Ho concluso la mia gara con un tempo ottimo… nonostante tutto… perché sono un vero atleta… determinato a dare sempre il massimo in tutto ciò in cui mi cimenti.
Lo dicono i risultati.
E poi… smonta il triciclo… prepara i bagagli… direttamente in aeroporto a Bergamo per tornare a casa. È “umano” sentire ogni muscolo del mio corpo urlare di dolore. Però il cuore canta l’inno della gioia… l’inno della vita… una musica che ti ricompone quando sei a pezzi.”
Le immagini che seguono non hanno bisogno di parole per raccontare l’emozione e la felicità di Steven.
Una vera e propria vittoria di squadra determinata dall’unione di molte persone. Una vittoria che non poteva non essere celebrata proprio il 14 Febbraio con la consegna dell’Alinker da parte di Carlo Calcagni a Steven, a testimonianza del significato immenso e molto più ampio del concetto di AMORE.
Siciliabuona ha seguito questa storia che incrocia più vite e molte belle anime con la consapevolezza di non aver narrato un epilogo, ma un nuovo inizio per Steven e per la sua famiglia. E forse, molte altre persone trarranno ispirazione dall’esempio di tutte queste vite che si incontrano, si abbracciano, lottano insieme e diventano testimonianze di grande solidarietà, profonda umanità e amicizia.

Vorrei dare un contributo per le cure di Steven. Volete segnalarmi com è possibile farlo ?
grazie
Grazie infinite per l’attenzione. Il gruppo PAZZI DI RUGBY fondato da Gianluigi Zucca ha raccolto una somma tale da consentire il numero massimo di terapie settimanali per due mesi al nostro piccolo grande campione Steven. In questo momento è in previsione un nuovo intervento chirurgico per Steven. Sarebbe di grande aiuto individuare centri e medici esperti che possano valutare meglio la situazione attuale di Steven, al fine di comprendere meglio se sia davvero utile e necessario un nuovo intervento. Per quanto riguarda la raccolta fondi, al momento è ferma, ma può comunque contattare il gruppo PAZZI DI RUGBY tramite la loro pagina facebook oppure il fondatore Gianluigi Zucca. Grazie di cuore per il suo preziosissimo supporto