L’Académie Goncourt ha assegnato a James Sacrè il Premio per la Poesia 2025 per la totalità della sua opera letteraria. Nato il 17 maggio del 1939 a Cougou, un villaggio della Vandea Sacré ha iniziato in Francia gli studi letterari, completati poi negli Stati Uniti, dove si è stabilito nel 1965, per insegnare allo Smith College (Massachusetts).

In quel periodo compì numerosi viaggi sia in Europa (principalmente in Francia e in Italia) che nel Maghreb, soprattutto in Tunisia e Marocco, che diventeranno paesaggi ricorrenti nei suoi libri. È autore di un considerevole corpus di opere incentrate sull’emozione e sull’alterità, dove la terra e il dialetto della sua infanzia, la luminosità degli alberi americani, l’ocra del Marocco, si fondono in un linguaggio che raggiunge il lettore con semplicità.
Tra i suoi libri più importanti ci sono: Elegia del cuore rosso (Seuil, 1972), Figure che si muovono un po’ (Gallimard, 1978), Qualcosa di detto male (André Dimanche, 1981), Rougigogne (Obisdiane, 1983), Una bambina silenziosa (André Dimanche, 2001), Nonsense per un cattivo raglio (Tarabuste, 2000) e Solitudini americane (André Dimanche, 2011).

Ha ricevuto numerosi premi letterari, tra cui il Premio Broquette-Gonin dell’Accademia di Francia nel 1972, il Premio Apollinaire nel 1988 per Un tardo pomeriggio a Marrakech (André Dimanche), il Premio Max Jacob nel 2013 per Il paesaggio è senza leggenda (Al Manar) e il Premio Théophile Gautier dell’Accademia di Francia nel 2019 per Figure del silenzio (Tarabuste).
James Sacré che adesso vive a Montpellier, ha pubblicato oltre 60 libri di poesia. Le sue poesie sono apparse su tutte le principali riviste letterarie francesi e ha vinto praticamente tutti i premi letterari assegnati ai poeti in Francia e adesso anche il prestigioso Premio Goncourt per la poesia nel 2025.

In libreria è disponibile una antologia che comprende tutti i suoi libri pubblicata dalle Editions Unes per la collana “Choice of Poems”.