Il 19 e 20 dicembre Palermo protagonista della rievocazione storica dell’incoronazione di Ruggero II. Evento nel sagrato della Cattedrale a cura dell’Ass. Naz. Cultura e Rievocazione “Croce Normanna di Ruggero II“ Palermo con due importanti appuntamenti:
- “L’incoronazione di Re Ruggero II presso il Sacrato della Cattedrale di Palermo il 19 Dicembre ore 9:30.
- “Mostra/Convegno sul Mantello di Re Ruggero II presso il Palazzo dei Normanni, Sala Mattarella il 20 Dicembre ore 9:30.
Con il patrocinio di ARS, Comune di Palermo, Convitto Nazionale Giovanni Falcone, Convitto e Liceo Nazionale Vittorio Emanuele II.
Intervista all’Arch. Leggio Diego Presidente dell’Associazione Nazionale Cultura e Rievocazione “Croce Normanna di Ruggero II” – Palermo
Diego Leggio è uno studioso appassionato della storia medievale, impegnato a promuovere il culto del bello come ispirazione storiografica attraverso l’innovazione culturale. La sua attività si basa sull’utilizzo dell’“edutainment”, una combinazione di educazione e intrattenimento, per avvicinare il grande pubblico alla conoscenza del passato, rendendo la cultura accessibile a tutti.
Fondatore dell’associazione Croce Normanna di Ruggero II, Leggio punta a valorizzare il patrimonio storico normanno della Sicilia, raccontandone le tradizioni attraverso linguaggi universali come musica, danza, arti visive e teatro itinerante. L’associazione si distingue per l’organizzazione di cortei medievali e rievocazioni storiche che non solo rappresentano fedelmente eventi del passato, ma offrono anche un’esperienza culturale coinvolgente. L’obiettivo principale è quello di far riscoprire alla collettività l’identità storica della Sicilia, celebrando l’ecumenismo e la multiculturalità della corte di Ruggero II. I cortei diventano così un mezzo per rendere tangibili i valori e le tradizioni di un’epoca, facendo rivivere il glorioso passato normanno attraverso spettacoli e rappresentazioni.
In occasione del Natale della Cultura, Leggio e la sua associazione stanno preparando eventi di grande impatto. Il 19 dicembre sarà rievocata l’incoronazione di Ruggero II, avvenuta nel Natale del 1130, con un corteo che attraverserà luoghi simbolici di Palermo e con spettacoli di danza e musica.
Parallelamente, sarà organizzata una mostra-convegno presso il Palazzo dei Normanni, che ospiterà una copia fedele del mantello dell’incoronazione, realizzata da Leggio stesso. L’evento sarà un’occasione per approfondire tematiche come l’ecumenismo di Ruggero II, le maestranze multietniche che contribuirono allo splendore del regno normanno e l’importanza del recupero del patrimonio culturale. Diego Leggio sottolinea come la sua più grande soddisfazione personale sia il supporto e l’amore ricevuto dalla sua famiglia, in particolare da sua moglie, che definisce una fonte di forza e ispirazione. Anche l’impegno e la passione dei membri della sua associazione rappresentano per lui un motivo di orgoglio, grazie alla loro dedizione e alla capacità di rendere vive le tradizioni attraverso il racconto e l’immedesimazione nei personaggi storici.
Guardando al futuro, l’associazione si pone l’ambizioso obiettivo di aprire centri culturali dedicati al regno di Ruggero II, come musei e laboratori per la produzione di manufatti artistici, per continuare a diffondere la conoscenza e l’amore per la storia siciliana. Per Diego Leggio, raccontare il passato non è solo un modo per onorare le proprie radici, ma anche per creare un ponte tra tradizione e modernità, stimolando la riflessione e la consapevolezza collettiva.
Chi è Diego Leggio
Nato a Palermo il 9 maggio 1965. Architetto e dottore in Restauro conservativo e paesaggistico, docente in Storia del Medioevo, ricercatore e critico d’arte. Uniformologo e scrittore di saggi sulla storia dell’arte e sull’architettura. “Il tempio C di Selinunte”, “Selinunte la Grande Macchina del Tempo”, “Sferracavallo una Tangibile Dolmenica”. Romanzo storico “Colletti Verdi”, Romanzo storico “Il mio Nome è Ruggero” (in lavorazione). Presidente Ass. Naz.le cultura e rievocazione “Croce Normanna di Ruggero II” Palermo.
L’intervista
D. Diego Leggio un poliedrico innovatore e cultore del bello?
R: Sono uno studioso della Storia del Medioevo. Dire di essere un poliedrico innovatore è un po’ troppo; se questo è il parere degli altri nei miei confronti, si direbbe che lo sia, ma per un motivo ben preciso: avere dei mezzi idonei per sviluppare cultura, innovata per l’”Edutainment” (educazione ed intrattenimento), perché si sviluppi il culto del bello inteso come fonte d’ispirazione storiografica.
D. Qual è dunque lo scopo principale dei cortei medioevali e delle vostre rievocazioni come associazione?
R: La mia attività di ricercatore verteva (ma verte tutt’oggi) su convegni, seminari, conferenze, ma parlavo di cultura a gente già di cultura. “Croce Normanna di Ruggero II” nasce a Palermo 7 anni fa per un motivo ben preciso: parlare di cultura alla gente comune, con una Koinè Dialectos della “Comunicazione Visiva”, un linguaggio universale quale può essere la musica, la danza, le arti visive in genere, quali i cortei medievali ed itineranti, il Teatro a cielo aperto, fruibile a tutti e con tutto quello che c’è da raccontare, da rappresentare, a mio parere e a detta di tutti, sodisfa appieno le aspettative, per una più consapevole legittimità normanna od entità storica della Panormos del XII secolo.
D. Se potessi cambiare qualcosa del tuo passato cosa cambieresti e perchè’?
R: Ovviamente non cambierei nulla. Sceglierei semmai di rivivere la mia vita con più oculatezza e discernimento. Siamo di passaggio su questa terra ed il tempo trascorso semmai vanamente, sarebbe stata una perdita di opportunità, noi che di tempo ne abbiamo sempre ben poco.
D. Qual è stata finora la tua più grande soddisfazione?
R: quella di aver sposato una grande donna, che mi ha fatto sempre sentire un grande uomo. Lo devo a Dio, ai miei genitori, ai suoi genitori. Soddisfazione mai trovata in nessun’altra persona.
D. Come vi state preparando per il Natale della Cultura di questo anno: farete qualcosa di speciale una rappresentazione particolare che rappresenterà un momento storico preciso della vita di Re Ruggero?
R: Nel panorama degli eventi culturali, le tradizioni fanno da padroni. Vi sono tanti aneddoti che potremmo raccontare, ma un corteo è la rappresentazione per antonomasia. I panegirici, le processioni, sono Epifanie che nel corso dei secoli hanno raccontato la fenomenologia di una testimonianza di fede ferrea ed ideologica. Così, come le processioni che raccontavano il Vangelo di Cristo, il corteo medievale della Corte di Ruggero racconta l’Ecumenismo di Ruggero, fatto dalla testimonianza multietnica, e lo sfarzo dei costumi rimanda al Thiraz ed al Rakam, gli opifici di cultura di maestranza musulmana, ebrea, copto-greca e bizantina, cristiana. Due sono le attività che svilupperemo con il patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana, del Comune di Palermo, ed il sostegno di scuole palermitane, come il Convitto Nazionale “Giovanni Falcone”, il Liceo Classico “Vittorio Emanuele II”, con la collaborazione dei Cavalieri Templari a Cavallo “Themplarius” e del Ranch “Al Boschetto” di Partanna Mondello, di importanti associazioni, come Associazione Castello e Parco di Maredolce, ArcheoClub Palermo: la prima sarà la rappresentazione dell’Incoronazione di Ruggero nella prima giornata del 19 dicembre, che si svolgerà tra il Cassaro basso e il Cassaro alto, il piano del Palazzo dei Normanni e il Sagrato della Cattedrale ove assisterete alla cerimonia dell’incoronazione ed intronizzazione di Ruggero (avvenuta nel Natale 1130 proprio qui, in questi luoghi), ove poi seguiranno spettacoli di danza e musica; la seconda sarà una mostra/convegno che si terrà all’interno della “Sala Mattarella” e della “Stanza di Ruggero”, e parleremo dei Normanni in Sicilia, dell’Ecumenismo Rogeriano (tema odierno come simbolo di Pace nel Mondo), Il Thiraz ed il Rakam (opifici dei tessuti e pietre preziose), e di una esposizione di una copia del mantello dell’incoronazione di Ruggero da me stesso riprodotto per restituire ideologicamente alla cittadinanza palermitana ciò che Enrico VI Hohentaufen ci ha sottratto nel XIII secolo quando divenne anche lui Re di Sicilia per merito di Costanza d’Altavilla. E parleremo anche di Ruggero qual paladino di giustizia sottolineando lo sforzo umano per la lotta contro le forze del male e per la grande ambizione rogeriana nel costruire, passo passo, il suo Regno di Sicilia. Sarà senz’altro un anno da ricordare, che parlerà alla collettività tutta, della nostra storia, legittimando gloriosamente le nostre origini.
D. Raccontami brevemente questo tratto di storia.
R: Come dicevo, proprio nel Natale del 1130 nella metropolitana Palermo, Ruggero venne riconfermato qual Monarca del nato Regno di Siciliaper mano dell’emissario papale Cardinale Conti di Santa Sabina, per l’emissione papale della bolla detta “Beneventana” che Anacleto II consegnò prima a Ruggero il 27 settembre dello stesso annoad Avellino, e consegnata la corona del Regno il 5 novembre. Il grande progetto di Ruggero era quello di riunire tutte le regioni conquistate dal padre e dello zio Roberto il Guiscardo e dei cugini normanni per annetterli ad un Regno ricco e produttivo. E questo grazie all’appoggio dell’Anti Papa Anacleto per cui la Chiesa Cristiana si era scissa tra Papa Innocenzo II ch’era tutto per l’impero, ed appunto Anacleto che appoggiò il Gran Conte Ruggero che con lui divenne Monarca del Regno di Sicilia. Un forte regno che durò a lungo, per 7secoli e passa.
D. Che figuranti sfileranno per le vie di Palermo, che personaggi storici rappresenteranno?
R: Con tutti i nostri sforzi, che non saranno mai abbastanza paragonabili al corteo del 1130, rappresentato da sfarzi, ori, cavalli, ed ancor più maestoso dello stessoodierno“Festino di Santa Rosalia”; cercheremo di essere numerosi il più possibile. Vi sarà Ruggero (interpretato da me)accompagnato da Elvira di Castiglia e Léon(moglie di Ruggero), la principessa Matelda di Altavilla (sorella di Ruggero), il Cardinale Conti di Santa Sabina (emissario di papa Anacleto II), il Vescovo Metropolitano Pietro da Palermo, il Vescovo Gregorio da Benevento, l’Arcivescovo Verterando da Trani, Frà Guglielmo Abbate da Vercelli (Padre Confessore di Ruggero), il Principe Roberto da Capua, le dame depositarie del Globo, dello Scettro, dei Kamaleuchi, del Mantello, della Dalmatica, del Loros, Maria Guiscardi depositaria della Sacra Ampolla e delSacro Cucchiaio Crismale accompagnata dal marito Giuvanni Sinibaldo Dé Sinibaldi (genitori di Santa Rosalia), l’ammiraglio Cristodulo, i Paladini tutti di Ruggero, gli Artale, gli Spatafora, i Lancia, i Filangieri, ed altri ancora.
D. Durante la manifestazione lei Diego reciterà come Ruggero?
R: Certamente. Alcune persone sostengono ch’io sia la reincarnazione di Ruggero II, ma, evidentemente la mia è solo una buona somiglianza al Primo Monarca di Sicilia. È chiaro che reciterò la parte del Sovrano, unitamente al Cardinale che mi introdurrà alla Vestizione, alla investitura, all’Unzione Sacra, alla incoronazione e alla intronizzazione. Cioè, si insceneranno in prosa tutti quei momenti, tutta la rievocazione, con il chiaro coinvolgimento di tutti i personaggi, che mi dovranno vestire, porgere la spada, il Kamaleuco, lo scettro, il globo, il Loros, il Mantello. Piuddopo io incoronerò Elvira, quale Regina Consorte di Sicilia.A proposito del Mantello, sappiamo tutti ch’esso e stato finito di cucire nel 1133 cioè tre anni dopo l’incoronazione. Ma quest’anno abbiamo il piacere di farvedere la copia da me realizzata, come anteprima alla mostra/convegnodel giorno dopo, alla cittadinanza palermitana, che scoprirà la sua presenza nei mesi che verranno, proprio al Palazzo dei Normanni, perchéè mia volontà farne dono all’ARS ed esporlo proprio all’interno della Stanza di Ruggero.
D. Chi sono i componenti della vostra associazione?
R. “Croce Normanna” è fatta da soci iscritti all’Associazione, persone che credono nel perseguimento della cultura e delle tradizioni. È gente di varia utenza che ha la smania di raccontare divertendosi, dando comunque un modesto contributo personale. E tutti sono interpreti di un personaggio storico da raccontare, realmente esistito, sul quale immedesimarsi. Ma, con grande soddisfazione, la mia gratitudine è rivolta a chi mi sta più vicino e mi coadiuva spendendovi con il tempo e con spirito di determinazione ed organizzativo. Mi riferisco al corpo direttivo: alla mia Vice Presidente Maria Pia Esposito, al segretario Vincenzo Arena, al tesoriere Roberta Strano, che con la loro smania di progettare, produrre, sviluppare tutto l’occorrente, di tutta la logistica, mi danno motivo di grande orgoglio e di grande sinergia.
D. Cosa farete il giorno dopo, in cosa consisterà la mostra/convegno al Palazzo dei Normanni?
R. Lamostra/convegno avràcome scopo la presentazione dell’Associazione Nazionale Cultura e Rievocazione “Croce Normanna di Ruggero II” ed andrà ad analizzare nello specifico la storia dei normanni in Sicilia, la nascita del Regno di Sicilia ad opera di Ruggero II d’Altavilla che, con le sue politiche progressiste a carattere ecumenico e grazie all’ereditata Legathia Apostolica e l’influenza di Papa Anacleto II, ha condotto il nuovo Regno Normanno ai fasti apicali di civiltà dai caleidoscopici colori; e nella visura di un manufatto artistico e cioè una copia fedele, da me creata, del Mantello dell’Incoronazione, da mostrare all’interno della sala di Ruggero del Palazzo dei Normanni a Palermo. Descrivere un manufatto artistico di questo genere significa per l’associazione avere l’opportunità di ridare ciò che è stato sottratto secoli fa con Enrico VI Hohenstaufene nella ricerca storiografica ripristinare, sia pur moralmente, un importante oggetto che ci appartiene da sempre, sviluppare tecniche di riproduzione materiali di notevole pregio, con l’ausilio dello studio delle forme e elaborazioni al computer, per la riqualificazione del “Thiraz” e del “Rakam” (opifici del vestiario e degli oggetti preziosi creati dalla maestranza multietnica bizantino-arabo-normanna).
Gli obiettivi e i benefici sono: la divulgazione della cultura e della storia arabo normanna e dell’Ecumenismo cristiano di Ruggero II come tema attualizzante della “Pace nel Mondo” martoriato dalle guerre, nell’espressione multietnica persistente, con il fine di far conoscere e coinvolgere la cittadinanza in un percorso di riscoperta storico-culturale del periodo in oggetto; Riqualificare la figura storica di Ruggero II primo monarca del Regno di Sicilia, ormai troppo messa da parte fino ai giorni nostri, per una più consapevole presa di possesso dell’entità siciliana da parte di coloro che, addirittura non conoscendo, prendono in prestito culture e tradizioni di altri Stati. Le finalità sono: dare capacità creativa e la possibilità da parte dell’Associazione Nazionale Cultura e Rievocazione “Croce Normanna di Ruggero II” –Palermo, di aprire al pubblico centri culturali (museo dell’opera di Ruggero II, opificio Thiraz e Rakam [polo per il ricamo] audiovisivi, docufilm, etc.), per dare il via alla conoscenza storico-artistica. Queste promozioni culturali servono a formare potenziali benefici per la comunità locale, per le scuole e centri di studio, gemellaggi con organizzazioni affini (ad esempio con il Liceo Artistico “Ruggero II” e il museo dei Normanni di Ariano Irpino, ove si conserva una copia perfetta del mantello), offrendo informazione, educazione e innovazione.
Il Mantello di Ruggero II
Il mantello dell’incoronazione di Ruggero II, prodotto tra il 1133 e il 1134 dalle Nobiles Officinae del Regno di Sicilia, è un capo celebrativo ricamato in oro su tessuto rosso. Oggi conservato presso il Tesoro del Palazzo Hofburg a Vienna, con una copia nel Museo della civiltà normanna di Ariano Irpino, il mantello raffigura due leoni che sovrastano due dromedari separati da una palma stilizzata, decorato con perle, borchie smaltate e iscrizioni cufiche che ne attestano l’origine e la datazione. Questo manufatto unisce richiami simbolici al cosmo, tipici dell’iconografia imperiale, e motivi di tradizione araba, come i leoni, che diventarono simbolo degli Altavilla e dell’autorità regale di Ruggero II. Il manto, con i suoi fili d’oro e porpora, richiama la cappa rubea della tradizione imperiale romana e bizantina, sottolineando la sacralità e il potere del sovrano.