Sicilia Buona incontra l’artista palermitana Tiziana Viola-Massa

Tiziana Viola-Massa è certamente una delle pittrice del nostro tempo che affascina gli occhi ed il cuore con le sue opere. Nelle sue tele è protagonista l’umanità contemporanea, vittima e carnefice delle criticità dei giorni nostri. ne raffigura la forza e le fragilità, lo fa attraverso simboli, corpi e volti di donne e uomini, raccontando attraverso la sua tavolozza, con metodo, sentimento ed eleganza una moltitudine di emozioni e di storie.

Delle sue opere la scrittrice e critico d’arte Vinny Scorsone ha scritto: “Nei dipinti di Tiziana i soggetti subiscono le pressioni del mondo esterno. Ogni emozione circostante modifica i loro aspetti, li plasma in un ribollir di carne e spirito. La materia fa vibrare le masse muscolari mentre i colori ne accentuano gli spasmi. Le mani sono artigli pronti ad afferrarsi alla vita per non lasciarla sfuggire via. La sua pennellata è tormentata, scava i corpi nudi alla ricerca di verità, di storie ancora da scoprire. Nessun inganno. L’artista si è spogliata, ha affrontato ogni sua paura. Il rapporto empatico con i soggetti ha prodotto opere velate di tristezza e lacrime privilegiando la componente spirituale. Immigrati, prostitute, sfollati, precari sfilano nelle sue opere come in una teoria di santi, accompagnati da figure del nostro tempo anche loro vittime e cantori di una società posta su di un labile confine”. (da Isola delle femmine, 2011)

INTERVISTA A TIZIANA VIOLA-MASSA, ARTISTA PALERMITANA

D: Quando è nata la tua passione per l’arte e la pittura?

R: La mia passione per la pittura è nata da ragazzina, da bambina disegnavo personaggi di racconti inventati sul momento, di cui poi realizzavo i costumi. Dalla passione per il disegno di costumi e vestiti ho cominciato a fare ritratti e così via via fino ad intraprendere la formazione artistica.

D: Cosa provi quando ti esprimi tramite la pittura? Cosa significa per te dipingere?

R: Dicono spesso le persone, ma anche i critici che hanno seguito il mio percorso ormai ventennale, che la mia tavolozza cambia in base alla mia vita. La mia tavolozza è il racconto filtrato della mia stessa vita. Per me dipingere significa essere se stessi, sinceri e veri, senza sotterfugi e senza strizzare l’occhio alle mode del mercato. Sono un’artista che non vive di apparenza ma amo la sostanza.

Dipingere nel mio caso è necessità, voglia di trasmettere un messaggio che non appartenga solo a me, la pittura per me è riflessione, pensiero ed al tempo stesso impeto dell’anima. Mi si apre, ogni volta che dipingo, una finestra in un mondo in cui ogni cosa ritrova il suo senso. Mi interrogo, mi scruto attorno, rubo un po’ delle sensazioni che la gente mi trasmette.

D: Quali sono i temi o i soggetti più ricorrenti nei tuoi dipinti o che più ami raffigurare?

R: Amo “interpretare”  in pittura la quotidianità dell’essere umano, le debolezze dei rapporti umani, il frammentarsi del nostro io di fronte alle difficoltà ed il suo rompersi per poi ricomporsi. Prediligo la figura umana, ma la mia è una figura smontata dai confini del proprio disegno, diventa un tutt’uno con lo sfondo. Nella mia pittura ci sono diversi simboli, uno tra i tanti è l’ altalena simbolo del moto oscillatore della vita, i fili che legano le persone, le donne forti e gli uomini nella loro fragilità.

D: E a chi o a cosa ti ispiri quando dipingi?

R: Mi ispiro ai racconti delle persone che incontro nella mia vita, all’empatia che mi trasmettono, mi ispiro anche a personaggi che a volte sembrano usciti da una dimensione parallela di favola ma immersi nel nostro mondo. A parte le persone sulle altalene, puoi incontrare nelle mie tele di tanto in tanto equilibristi sopra una ruota, donne che emergono da involucri, guerrieri spogliati dalle loro corazze. Sono affascinata da alcuni colori che rimandano alle icone medioevali, amo l’oro ma lo uso frammentandolo come fosse la stessa carne del soggetto. Quei frammenti d’oro che viaggiano come se portati via dal vento, diventano il frammentarsi della nostra anima.

D: Come nasce una tua opera solitamente? Ciò che crei è il risultato dell’ispirazione del momento o di un progetto immaginato e ideato prima di passare alla realizzazione?

R: Dipende dal periodo che vivo: se il periodo è molto faticoso ed intenso come dicevo prima, dipingo per necessità di trasmettere, per liberazione. Nei periodi più o meno tranquilli (lavorando spesso a cicli di opere) invece progetto una serie di opere pittoriche che appartengono alla stessa tematica. Sono quasi delle visioni che riporto in tela o su carta…mi piace raccontare ripetutamente dei temi come a volerne attraversare del tutto ogni singola sfaccettatura.

D: Sei pittrice ma anche illustratrice, hai realizzato illustrazioni e copertine per libri diversi di narrativa. Quanto sono diverse tra loro queste due forme d’arte? E fra le due, ci sono differenze per quanto riguarda la tua gratificazione personale e professionale?

R: Si, sono diverse: le illustrazioni essendo spesso indirizzate ai ragazzi ed ai bambini, hanno un messaggio e linguaggio più semplice ed immediato, con i colori che ci rimandano ai primari, con quell’incanto fantastico tipico dei bimbi. Mi piace molto illustrare perché in quel caso torno bambina, ma anche se di solito le illustrazioni hanno un linguaggio più semplice, io ho cercato di mantenere ciò che sono, il mio modo di disegnare e dipingere.

La pittura invece è qualcosa di più viscerale per me, uno specchio dell’anima ma anche del periodo storico e sociale che viviamo. Mi interrogo su cosa stiamo facendo noi artisti per dire basta a tutto ciò che di marcio nella nostra società c’è. Le due forme artistiche, hanno delle finalità diverse ma in entrambi i casi, sia la mia pittura che le mie illustrazioni non sono lì per raccontare o descrivere qualcosa, esistono perché vogliono portare con sé un messaggio immediato e forte.

Per quanto riguarda le gratificazioni, penso di essere riuscita nel mio ad averle allo stesso modo, perché chi lavora con costanza e sacrificio vedrà sicuramente sempre il risultato. Sia le inaugurazioni delle mie mostre che le presentazioni dei libri e copertine sono state sempre molto visitate, forse perché cerco di non ripetermi mai, cerco di dare qualcosa di nuovo ogni volta senza perdere il mio riconoscersi.

Ma possiamo fare sempre di più, anche se a volte sembra un po’ tutto strano in questa città, a volte fai tanto ma è come se non facessi niente….

D: Diversi anni fa hai realizzato su commissione del teologo Cosimo Scordato dodici tele di dimensioni notevoli, opere che è possibile ammirare nella Chiesa di San Gabriele Arcangelo di Palermo. Un lavoro certamente impegnativo, ma che immagino ti abbia dato molte soddisfazioni. Ci racconti questa esperienza?

R: È stato uno degli interventi più importanti di tutta la mia vita artistica. Avevo trent’anni scarsi, avevo studiato e mi ero laureata in arte sacra contemporanea anni prima, ed avevo una grande forza motrice che mi ha spinto a realizzare opere di circa cinque metri di altezza, realizzate in loco. C’è un aneddoto legato a questa esperienza, sono talmente grandi le opere che nessuno vedendomi di presenza in quel periodo immaginava fossi io quella pittrice che ogni mattina per tanto tempo si recava in Chiesa San Gabriele Arcangelo per realizzare sul ponteggio queste grandi tele. Poi una volta vista ho sentito che sussurravano tra di loro: “ma è appena alta un metro e cinquantacinque…Ah ah”

Ringrazio non solo Padre Cosimo Scordato, ma anche Padre Franco Romano e l’architetto Elisabetta Mirabella nonché la Diocesi di Palermo. Mi sono sentita a casa e soprattutto libera di esprimermi, senza vincoli canonici o veti. Alla fine né è venuto fuori qualcosa di unico. Le tele si innalzano in maniera crescente a forma di abbraccio verso l’altare.

D: Di recente hai realizzato le illustrazioni del libro “La vita è un alfabeto” del maestro Maurizio Piscopo. Come è nata questa collaborazione?

R: Bellissima esperienza. Io ed il Maestro ci conosciamo da qualche anno, e ho avuto la possibilità di illustrare diversi suoi racconti. Ma questo libro è stato un grandissimo progetto che ci ha visti lavorare per ben due anni. Diverse le difficoltà incontrate durante il cammino, tanta la stanchezza, ma enorme la gioia nel vedere che il libro di Giuseppe Maurizio Piscopo ha toccato importanti città italiane come la Fiera del libro di Torino e di Roma nonché alcune menzioni speciali.

La nostra collaborazione è stata molto costante, ci tenevamo sempre in contatto per far sì che il racconto ed il disegno allegato diventassero un tutt’uno. E alla fine quando è stato pubblicato abbiamo capito, grazie all’entusiasmo della gente, che avevamo fatto un bel lavoro. Il libro ha un messaggio, con  21 lettere si può costruire o distruggere il mondo: noi, lo vogliamo ricostruire partendo dalle tradizioni raccontate dai libri, dalla quotidianità dei mestieri della nostra terra. Questo lo ha trasmesso moltissimo Maurizio Piscopo in questo libro ma anche in altri suoi racconti.  I bambini sono chiamati ad esprimere le loro opinioni per rendere il mondo migliore. Sono felice e grata di aver lavorato con Giuseppe Maurizio Piscopo, non ti annoi mai insieme a lui, alle sue storie, alla sua vita ricca di belle sfaccettature, è un bravissimo scrittore che mette nei suoi libri il suo mondo ed il suo sapere.

D: Le illustrazioni che hai realizzato per il libro “La vita è un alfabeto” quest’anno diventano anche cartoline da donare a parenti e amici, ideali per ogni occasione, ma ancor più per le feste natalizie. È un ulteriore conferma di quanto la tua arte sia apprezzata. E in effetti le tue illustrazioni per il libro di Maurizio Piscopo sono molto particolari, hanno un carattere diverso rispetto alle illustrazioni tipiche dei libri di questo genere letterario, dico bene?

R: Si, come dicevo, hanno un linguaggio pittorico con uno sguardo rivolto anche agli adulti. I colori e gli scenari sono a volte onirici, fiabeschi, ma i personaggi mantengono quell’alone di malinconia tipico della mia pittura.

Sono state realizzate in acquerello e pastelli su cartoncino. Le cartoline ci accompagneranno durante le prossime presentazioni, come in piccolo biglietto da visita del libro.

D: Come è possibile avere le cartoline de “La vita è un alfabeto” con le tue illustrazioni?

R: Ad ogni presentazione è possibile averle gratuitamente in diversi esemplari. Si possono richiedere anche personalmente a me o al Maestro Piscopo, saremo lieti di distribuirle a coloro che lo richiedono.

D: Prossimi sogni e progetti che puoi condividere con noi?

R: Certo, un sogno ricorrente che mi sento sempre più vicino è l’apertura di una mia scuola di pittura. Ho insegnato ed insegno ancora oggi privatamente in associazioni e attività laboratoriali, ho insegnato per anni alla Libera Scuola D’Arte L’altro Arte Contemporanea, il cui direttore era il compianto Nicola Bravo. Un’esperienza molto bella e formativa non solo per gli allievi.

A gennaio curerò la mostra dei miei allievi attuali e sarò impegnata in una personale a Terrasini. Successivamente lavorerò al nuovo libro di Maurizio Piscopo, poi nel nuovo anno verrà pubblicato dall’editore Gigi D’Agostino un libro in cui tanti artisti, tra i quali io, hanno illustrato i segni dello zodiaco.

In più realizzerò delle scenografie del teatro dei Pupi di Angelo Sicilia, ma questo ancora non è formale, quindi sssssstttttttt!

TIZIANA VIOLA-MASSA

Tiziana Viola nasce a Palermo nel 1978, si laurea in pittura all’ Acc. BB arti di Palermo ed Arte Sacra Contemporanea. Ha realizzato ad oggi molte personali e molteplici collettive, quest’ ultime in Italia e all’estero ed è presente in collezioni pubbliche, gallerie italiane e siciliane. Nel 2009, il teologo Cosimo Scordato vedendola dipingere su vaste dimensioni con naturalezza, nonostante la sua esile figura, le commissiona la realizzazione di dodici grandi tele dai tre ai cinque metri di altezza dal nome Acqua Fuoco, grande ed impegnativo arredo iconografico contemporaneo di Palermo degli ultimi anni. Le opere sono collocate nella Chiesa di San Gabriele Arcangelo di Palermo con l’approvazione della Curia Arcivescovile di Palermo. Continua nel frattempo ad esporre le sue opere sia in mostre collettive che personali,. in Sicilia e in molte parti d’ Italia. Presente in rassegne nazionali come Panorama Italiano e Premi come Satura Arte, In Arte Multiversi, Young Showcase al Museo Magma, e all’ estero in collettive a Berlino, con etichette d’ autore a New York , molte sue opere in questi anni sono entrate a far parte di collezioni pubbliche.

Di Anna Lisa Maugeri

Anna Lisa Maugeri, blogger, web writer, moderatrice, lavora da anni per passione nel mondo della comunicazione e dell’informazione sul web scrivendo articoli, realizzando interviste e contenuti video su temi di attualità, cronaca, tematiche sociali, economia, medicina, salute e benessere. Ha creato e dirige il blog www.siciliabuona.com e il canale YouTube "Sicilia Buona". Ha lavorato per il canale YouTube di informazione ed approfondimento CRESCERE INFORMANDOSI realizzando video interviste ed altri contenuti.