Il poeta e autore palestinese Mosab Abu Toha vince il Premio Pulitzer per una serie di saggi apparsi sul New Yorker in cui ha raccontano la vita e la sofferenza dei palestinesi a Gaza. Poche ore dopo Meta sospende il suo account Facebook, ma lo ripristina in seguito alla notizia del provvedimento diffusa dallo stesso scrittore tramite il social X.

Meta è sconvolta dopo che ieri ho vinto il Premio Pulitzer” – ha denunciato Abu Toha sul suo account X – “Mi ha sospeso l’account Facebook per la seconda volta in una settimana.”

Il provvedimento di Meta prevedeva la sospensione dell’account in maniera permanente, ma dopo tre ore dalla denuncia pubblica su X è stato ripristinato. Mosab Abu Toha lo annuncia su Facebook: “Ragazzi!! Sono sicuro che non molti di voi se ne sono accorti ma sono stato sospeso da Facebook nelle ultime tre ore. Ho pubblicato qualcosa su questo sul mio X. L’account è stato ripristinato. Non preoccupatevi. È stato solo un errore, come ha detto Andy Stone, direttore della comunicazione di Meta.

Il valore dei saggi di Mosab Abu Toha

La giuria del Pulitzer ha elogiato lo scrittore e poeta palestinese per aver raccontato “la carneficina fisica ed emotiva a Gaza, combinando reportage approfonditi con l’intimità delle memorie per trasmettere l’esperienza palestinese di oltre un anno e mezzo di guerra con Israele. Nei suoi articoli, Abu Toha intreccia cronaca e ricordi personali, offrendo al lettore un punto di vista autentico e toccante.

Abu Toha ha subito sulla propria pelle l’orrore di quanto avviene a Gaza da tempo. Fermato a un checkpoint vicino a Beit Lahia con la famiglia, racconta di essere stato picchiato e interrogato. Grazie all’aiuto di amici internazionali, è riuscito a rifugiarsi negli Stati Uniti, dove ha continuato la sua attività di scrittore.

Ritratti di vita quotidiana e memoria

Nei suoi saggi, Abu Toha descrive la lotta per il cibo a Gaza, contrapposta ai ricordi di pasti familiari prima del conflitto, la devastazione del campo profughi di Jabalia, dove cresceva. “Nella mia mente si è formata l’immagine di un cimitero che cresce senza sosta”, ha raccontato Abu Toha. L’autore ha raccontato anche le difficoltà affrontate all’estero, episodi di discriminazione e umiliazioni, come quella subita durante uno scalo a Boston da un agente TSA.

Di Anna Lisa Maugeri

Anna Lisa Maugeri, blogger, web writer, moderatrice, lavora da anni per passione nel mondo della comunicazione e dell’informazione sul web scrivendo articoli, realizzando interviste e contenuti video su temi di attualità, cronaca, tematiche sociali, economia, medicina, salute e benessere. Ha creato e dirige il blog www.siciliabuona.com e il canale YouTube "Sicilia Buona". Ha lavorato per il canale YouTube di informazione ed approfondimento CRESCERE INFORMANDOSI realizzando video interviste ed altri contenuti.