Sicilia Buona incontra Francesco Pintaldi, autore del libro intitolato “ANN: LA DONNA CHE CONOBBE TRE SECOLI“. Per la creazione del suo romanzo, Pintaldi prende ispirazione dalla figura reale di Margaret Ann Harvey Neve, una donna la cui vita ha attraversato tre secoli, diventando testimone silenziosa di un’epoca di profonde trasformazioni storiche e culturali. La sua storia prende forma in una narrazione intensa e poetica, capace di restituire la complessità dei suoi sentimenti, la profondità delle sue riflessioni e il suo amore viscerale per la bellezza in ogni sua espressione: dalla letteratura alla poesia, dalla musica alla contemplazione del mondo.

Ambientato tra la fine del XVIII secolo e l’inizio del XX, Ann ci guida alla scoperta di una figura femminile fuori dal tempo, capace di trasformare ogni attimo in un’esperienza di bellezza, armonia e malinconica consapevolezza. Attraverso le pagine del romanzo, il lettore è invitato a entrare in un universo fatto di versi di Wordsworth, Keats e Byron, di emozioni sospese e di un dialogo continuo con la fugacità dell’esistenza.

Ann non è solo una biografia romanzata: è un tributo all’eredità romantica di una donna che, pur appartenendo a un altro secolo, riesce ancora oggi a parlare al cuore delle nuove generazioni. Un personaggio che non si limita a osservare il tempo, ma che lo abbraccia, lo custodisce e lo trasforma in memoria viva.

In questa intervista esclusiva, l’autore Francesco Pintaldi, ci racconta il processo creativo dietro Ann, le fonti di ispirazione e il profondo legame emotivo con una protagonista tanto affascinante quanto attuale.

L’intervista a Francesco Pintaldi

D: Chi è ANN?

R: ANN è una donna fuori dal tempo. È ispirata a Margaret Ann Harvey Neve, realmente vissuta tra il Settecento e il Novecento, ma nel romanzo diventa simbolo della sensibilità, dell’intelligenza e della forza che attraversano le epoche. È una donna che ama la letteratura, la musica, la bellezza e che riesce a restare fedele a se stessa pur vivendo in un mondo in continuo cambiamento.

D: Com’è nata l’idea di raccontare la storia di una donna che attraversa tre secoli? C’è stato un evento, una lettura o un personaggio reale che ha ispirato Ann?

R: Tutto è nato leggendo della vera Margaret Ann Neve, vissuta ben oltre i cento anni. La sua figura mi ha colpito: non solo per la longevità, ma per la sua eleganza intellettuale, il suo amore per la cultura. Da lì ho sentito il desiderio di immaginare una donna capace di attraversare tre secoli non solo con il corpo, ma con lo spirito, raccogliendo memorie, emozioni, legami. È stato un modo per rendere omaggio a tutte le donne che sanno custodire la vita con grazia e profondità.

D: Nel romanzo, il tempo è quasi un personaggio a se stante. Come hai lavorato sull’intreccio temporale per mantenere coerenza e ritmo narrativo?

R: Ho cercato di far dialogare passato e presente attraverso i ricordi, gli incontri e la narrazione incrociata di Elen e Amélie con ANN. Il tempo non scorre solo in avanti: nel romanzo si piega, si riflette, si rivive. L’ho trattato come un personaggio vivo, che accompagna ANN e le altre protagoniste. Ho voluto che ogni epoca lasciasse un’impronta, ma che non cancellasse la precedente.

D: Come nascono le altre protagoniste del tuo libro, Elen e Amelie?

R: Elen e Amélie sono nate dal desiderio di raccontare due sguardi diversi sul tempo e sulla memoria. Elen è una ricercatrice, razionale, curiosa, legata alla scienza; Amélie invece è pura sensibilità, è musica, è intuizione. In fondo, sono due anime che si completano e che si rispecchiano in ANN, ciascuna a suo modo. La musica ha avuto un ruolo centrale nella loro costruzione: Amélie è una pianista, e il suo modo di suonare racconta molto più delle parole. Anche Elen, pur nella sua dimensione più analitica, viene toccata profondamente da quelle melodie. Nel romanzo, la musica diventa un ponte emotivo tra passato e presente, tra le protagoniste e il lettore. Per questo ho voluto affiancare alla lettura anche QR code musicali, che offrono un’esperienza più completa e intensa: è come se ogni pagina avesse una colonna sonora segreta, capace di amplificare l’emozione del racconto.

D: Ann è una figura femminile forte e complessa: quanto del tuo vissuto o delle donne che hai conosciuto c’è in lei?

R: Molto. ANN è il riflesso delle donne che ho amato, ammirato e incontrato nella vita: mia madre, mia moglie, mia figlia, le mie amiche o colleghe. In lei ho desiderato racchiudere quell’eleganza dell’anima che spesso vedo nelle donne, anche quando il mondo le mette alla prova. Ho cercato di darle una voce che fosse insieme delicata e potente, come sanno essere tante donne nella realtà.

D: Quali sono stati i principali ostacoli nella scrittura di una storia così ambiziosa dal punto di vista storico e narrativo?

R: La sfida più grande è stata restituire la complessità del tempo senza perderne l’intensità emotiva. Ho voluto che ogni periodo fosse riconoscibile ma anche vicino, sentito, mai freddamente storico. Anche intrecciare le vicende personali con il contesto storico richiedevano equilibrio. Volevo scrivere una storia viva, umana.

D: Il libro è un romanzo storico e ci porta a riscoprire anche un’epoca lontana, di grandi rivoluzioni culturali e sociali. Quanto incide il contesto storico nella vita delle protagoniste?

R: Incide moltissimo perché le protagoniste non vivono fuori dalla Storia, ma in pieno dentro la stessa. Le guerre, le rivoluzioni, i cambiamenti nel modo di pensare e di vivere condizionano le loro scelte, ma non le annullano. È proprio in quel contesto in continuo movimento che ANN, Elen e Amélie trovano la loro voce. Un ruolo fondamentale lo gioca la musica, che nel romanzo diventa quasi un linguaggio segreto tra le protagoniste, un modo per esprimere ciò che le parole non riescono a dire. Le note del pianoforte accompagnano i momenti più intensi, le memorie più dolci, i legami più profondi.

D: Se potessi scegliere un lettore ideale per questo romanzo, chi sarebbe? E quale messaggio speri che porti con sé dopo averlo letto?

R: Il mio lettore ideale è chiunque abbia voglia di riflettere, di emozionarsi, di lasciarsi guidare da una storia delicata ma profonda. Spero che chi legge porti con sé l’idea che il tempo non è solo ciò che ci invecchia, ma anche ciò che ci arricchisce. E che la bellezza – quella vera – è fatta di ascolto, ricordo e passione per ciò che conta davvero.

Scrivere Ann. La donna che conobbe tre secoli è stato un viaggio dentro il tempo, ma, soprattutto, dentro l’animo umano. Se il lettore, arrivato all’ultima pagina, sentirà di aver incontrato non solo una storia, ma anche un’emozione da portare con sé, allora il mio intento sarà compiuto.

D: Qual è il messaggio che questo romanzo potrebbe portare in particolare alle donne di oggi?

R: Alle donne di oggi vorrei dire: non dimenticate mai quanto siete importanti. ANN, Elen e Amélie non sono perfette, ma sanno restare fedeli a se stesse. In un mondo che spesso chiede alle donne di correre, di adattarsi, di lottare, queste tre donne ci ricordano che la bellezza di una vita può nascere anche nella quiete, nella lentezza e, soprattutto, nei legami profondi. Il romanzo vuole essere un invito alla consapevolezza e alla determinazione illuminata dalla gentilezza.

Di Anna Lisa Maugeri

Anna Lisa Maugeri, blogger, web writer, moderatrice, lavora da anni per passione nel mondo della comunicazione e dell’informazione sul web scrivendo articoli, realizzando interviste e contenuti video su temi di attualità, cronaca, tematiche sociali, economia, medicina, salute e benessere. Ha creato e dirige il blog www.siciliabuona.com e il canale YouTube "Sicilia Buona". Ha lavorato per il canale YouTube di informazione ed approfondimento CRESCERE INFORMANDOSI realizzando video interviste ed altri contenuti.