Articolo di Anna Lisa Maugeri, video e intervista di Michele Giacalone
Il recente addio a Oliviero Toscani ha riportato alla luce una delle sue esperienze più inusuali: il ruolo di assessore alla creatività nel Comune di Salemi, al fianco di Vittorio Sgarbi, allora sindaco.
Nel 2008, affascinato dall’idea di rigenerare il piccolo centro siciliano con innovazione e cultura, Toscani accettò l’incarico con l’obiettivo di trasformare Salemi in un polo artistico e culturale. Le iniziative non mancarono: il museo della mafia, il festival delle religioni, la vendita simbolica di case a un euro e il progetto di un centro cinematografico con una collezione di cinquantacinquemila videocassette rare.
Tuttavia, le ambizioni si scontrarono presto con un sistema che Toscani definì “impregnato di colla mafiosa”, identificando in Pino Giammarinaro, ex deputato della Democrazia cistiana, il vero potere dietro l’amministrazione. Tra frustrazioni, accuse e contrasti con Sgarbi, il rapporto si incrinò. Toscani denunciò il clima oppressivo e, sebbene contribuì alle indagini che portarono allo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose, lasciò Salemi amareggiato. Nonostante le critiche ai siciliani e al loro sistema, Toscani non smise mai di sperare in un riscatto per questa terra, sognando di raccontarne la bellezza attraverso i volti della sua gente.
Il ricordo di Salvatore Denaro, direttore della biblioteca comunale di Salemi dal 2000 al 2010 – Video di Michele Giacalone
Salvatore Denaro, direttore della biblioteca comunale di Salemi dal 2000 al 2010, oggi direttore della biblioteca comunale di Erice, condivide con noi un ricordo di Oliviero Toscani, un maestro della fotografia e della comunicazione.
Nel 2008 Oliviero Toscani accettò l’incarico di assessore alla creatività nel Comune di Salemi, al fianco di Vittorio Sgarbi, allora sindaco.