Dopo quattro anni sono ritornato nel cortile della scuola Lambruschini, la mia scuola per vent’anni, per assistere allo spettacolo di fine anno “I migliori anni” su invito dei bambini e delle maestre. Avevo lasciato i bambini nel 2020, erano ancora piccoli, frequentavano la prima classe elementare. All’inizio qualcuno si spaventava, era abituato alla figura femminile, poi si sono fidati di me. Li ho ritrovati cresciuti, saggi, educati. Quando mi hanno visto arrivare hanno smesso i loro giochi e sono venuti ad abbracciarmi.

Mi hanno informato, che c’erano tre bimbi nuovi che non conoscevo. Michele, scappato dalla guerra, proveniente dall’Ucraina, che ho visto sorridente e ben inserito nel gruppo classe. La maestra Nadia Messina che ha voluto fortemente questo lavoro ha introdotto lo spettacolo ed ha invitato i bambini a prepararsi.

Lo spettacolo è un viaggio tra il reale ed il fantastico lungo cinque anni. Attraverso la danza viene fuori, l’apprendimento delle vocali in prima e poi tutti gli altri insegnamenti della lingua, della matematica, dell’inglese, della religione, della musica e delle altre materie. Ci sono i riferimenti al coronavirus, allo smart working da casa, con i bimbi in pigiama che chiedono il permesso alla maestra di poter mangiare una mela o di andare in bagno a casa loro. Da questo magnifico spettacolo vengono fuori i bambini che rimangono sempre bambini, con i loro sogni, le loro gioie, la loro curiosità di conoscere e scoprire il mondo. Ogni tanto nei momenti di buca Thomas prende il microfono e intrattiene il pubblico con le sue trovate intelligenti e con delle battute spiritose.

Mi ha colpito molto l’attenzione che i bambini hanno riservato alle fasce dei bambini più deboli, al significato della conoscenza, dell’amicizia, della gentilezza, del sorriso, al rispetto e alla solidarietà, sentimenti nobili che resteranno nella loro anima per tutta la vita. Molto toccante il ricordo della maestra Laura Sanfratello, imitata benissimo con una parrucca bionda da Sofia De Lisi.

Anch’io sono stato ricordato e rappresentato da Luca Alavarez che aveva tra le mani una fisarmonica piccola. Luca invitava gli altri bambini a suonare con gli strumenti di una banda di paese. Mi sono commosso nel rivivere uno squarcio della mia vita. Questa idea di costruire la banda l’ho avuta dopo aver visto un film francese di Clement Mathieu, Les Choristes ( I ragazzi del coro), che è una di quelle storie che aiutano a essere migliori e che tutti i bambini dovrebbero vedere. Casi rari eccezionali per la loro bellezza. Come lo è la vicenda di Clement Mathieu, professore di musica senza lavoro che viene assunto come sorvegliante in un severo collegio per ragazzi.

Questa mattina a scuola erano presenti molti genitori e nonni, le maestre Nadia Messina, Vita Misseri, Antonina Indelicato, Sonia Marcì, Sabrina Firicano, Marina Insinna, Simone Di Raffaele, la giornalista Licia Raimondi, Roberto Vitale e la preside dell’istituto comprensivo Guglielmo Marconi Rosalba Floria che alla fine dello spettacolo ha lasciato un bellissimo messaggio per tutti i presenti.

Ecco le sue parole: “ Le lacrime e la commozione dei bambini ci danno la misura e l’intensità dei loro sentimenti, noi abbiamo cercato sempre di farli sentire a casa, rispettando i loro talenti, insegnando come stare bene insieme sotto la guida delle sapienti mani delle maestre. Ogni quinta classe è unica e le emozioni dei bambini ci hanno segnato tutti. Da questo lavoro finale viene fuori un grande percorso di crescita culturale“. E rivolgendosi con dolcezza ai bambini ha aggiunto: “il futuro dipende da voi, continuate a far crescere l’amicizia che avete coltivato in questi cinque anni. Vi aspettano nuove avventure nel mondo della conoscenza. Sono certa che con il vostro entusiasmo la nostra società migliorerà“.

Nella foto Roberto Vitale, Rosalba Floria, Sabrina Firicano, Maurizio Piscopo

I bambini che hanno partecipato allo spettacolo di fine anno

Giulia Affatigato, Luca Alvarez, Greta Boscaino, Alessandro Cianciolo, Sofia De Lisi, Greta Graziano, Indovina Giuseppe ( Pepito), Thomas Lo Sardo, Danilo Marchese, Mykhailo Moroz, Carmen Romano, Emanuele Santoro, Karol Schiavo, Marta Selvaggio, Alice Tarantino, Dario Triolo, Aurora Virzì.

Di Maurizio Piscopo

Giuseppe Maurizio Piscopo (Favara 1953), maestro elementare, compositore e musicista, ha collaborato con Radio Rai Sicilia e attualmente scrive per diverse testate, tra le quali Ripost, Sicilia ON Press e Malgrado tutto. Ha pubblicato, tra gli altri, Musica dai saloni (Casa Museo Palazzolo Acreide, 2008), Merica Merica. Viaggio verso il nuovo mondo, con Salvatore Ferlita e le foto di Angelo Pitrone (Salvatore Sciascia Editore, 2015), Le avventure di Lino Panno (Qanat Edizioni, 2017), La maestra portava carbone, con Salvatore Ferlita (Torri del Vento, 2018), Il vecchio che rubava i bambini (Aulino Editore, 2019), finalista al Premio Racalmare, Raccontare Sciascia, con Angelo Campanella (Navarra Editore, 2021), Vitti ’na crozza. La storia e la musica dei fratelli Li Causi, con Antonio Zarcone (Lilit Books, 2021). Nel 2022 ha ricevuto il premio “Un Maestro per la vita”.

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