Intervista ad Agostino Cascio, agricoltore e fondatore del gruppo Agricoltori Riuniti Sicilia
Da mesi vanno avanti le proteste degli agricoltori contro le recenti direttive europee e la Pac, la Politica Agricola Comune che stabilisce regole uguali per Paesi diversi fra loro sul piano non solo delle produzioni agricole ma anche della situazione industriale, economica e sociale.
Le misure stabilite in Commissione europea fanno parte del piano industriale della Green Deal, pensate per tutelare l’ambiente e la salute, con l’obiettivo di determinare un cambiamento sostanziale a favore della salute dell’uomo e della salvaguardia e della tutela dell’ambiente. Gli agricoltori di tutta Europa però già da anni lamentano una serie di criticità, e oggi queste nuove misure rappresentano l’ennesimo affossamento per le aziende agricole.
Negli ultimi giorni sono state sempre più numerose le manifestazioni, le marcie dei trattori e i presidi in tutta Europa, anche in Italia da nord a sud. A Bruxelles la situazione è degenerata recentemente, la rabbia degli agricoltori è diventata incontenibile ed è sfociata in roghi, barricate, danneggiamenti alla città. Ma quali sono le motivazioni di questa protesta? Perché le direttive Europee preoccupano gli agricoltori di tutta Europa? Ne parliamo con Agostino Cascio, fondatore del gruppo Agricoltori Riuniti Sicilia.
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