Intervistiamo Salvatore Guerino, ex imprenditore catanese che ha fondato l’Associazione Siciliana Contribuenti Art. 580 del C.p. – Antiusura – No Profit.
Da tempo Salvatore Guerino porta avanti la sua battaglia per ottenere verità e giustizia in merito a presunte irregolarità nella gestione dei beni messi all’asta al Tribunale di Catania.
Guerino ci racconta la sua vicenda e torna a denunciare pubblicamente quanto ha vissuto e scoperto in questi anni.
D: Lei ha denunciato delle anomalie relative alle aste giudiziarie a Catania che ricordano molto il sistema Saguto scoperto grazie alle inchieste del giornalista e Direttore di Telejato Pino Maniaci. Le indagini sono ancora in corso, ma ci spiega brevemente di cosa si tratta?
R: E’ simile alla vicenda Saguto. Per quanto concerne le condotte illecite denunciate, per le quali vengono configurati dalla Pubblica Accusa solo i reati di abuso d’ufficio od omissione di atti di ufficio, ma anche opportunamente di turbata libertà degli incanti e fittizia intestazione di beni.
Tanto fantasiose quanto sconcertanti, le tecniche messe in campo per soddisfare i biechi interessi di costoro:
- la creazione di fascicoli “specchio”, che il pubblico ministero si auto-assegna al solo scopo di monitorare ulteriori fascicoli di indagine assegnati ad altri colleghi;
- il fascicolo “minaccia”, in cui finiscono per essere utili soggetti “ostili” agli interessi della consorteria;
- infine il metodo dei fascicoli “sponda” tenuti in vita per creare una legittimazione formale al conferimento di consulenze, il cui reale scopo era quello di servire gli interessi dei soliti sodali.
In questo contesto peraltro, le cronache criminali fanno anche trapelare l’esistenza di veri e propri “sistemi” tesi a permettere a magistrati “amici” una serie di “affari” mobili e immobiliari, mediante vizi macroscopici nelle procedure di vendita e gravi falsità nelle perizie per usurpare gli illeciti commessi.
Sulla regolarità della procedura Esecuzioni Immobiliari sorgono spontanee e numerose perplessità, se si considera che il mio fallimento veniva dichiarato in mancanza del presupposto, ossia lo stato di insolvenza dell’imprenditore, nel mio caso di certo non sussistente, se si considera la presenza di un attivo di circa 921.000,00 euro, asseverato dalla guardia di finanza.
D: Salvatore Guerino, quando è nata l’Associazione Siciliana Contribuenti Art. 580 C.p. e quali sono gli obiettivi dell’associazione da Lei fondata ?
R: L’Associazione nasce il 31 Agosto 2017 ed è stata costituita per aiutare le persone, che come me hanno subito ingiustizie e danni, sia fisici che morali e cosa ancor più grave, l’istigazione al suicidio.
D: Come intende procedere la sua battaglia per arrivare alla verità ed avere giustizia?
R: In questi 14 anni ho subito umiliazioni, sono stato depredato di tutti i miei averi, sono stato bloccato nel mio lavoro, la mia famiglia ha subito anch’essa il fallimento!
Soprattutto, ho perso tutto quello che avevo costruito, con la mia azienda! Non mi fermerò con la mia battaglia, andrò avanti denunciando la verità, e farò venire a galla, ciò che accade nei tribunali e presso gli enti di competenza, perché sono tutti collegati nel truffare e distruggere sia le aziende, che i contribuenti caduti in disgrazia.
D: Oggi gli imprenditori e le aziende siciliane vivono grandi difficoltà. Oltre a doversi difendere dalle prepotenze delle mafie locali, devono barcamenarsi fra crisi post pandemia e ripercussioni economiche legate alla guerra. Cosa si sente di dire ai contribuenti siciliani?
R: Questo è un momento difficile, siamo passati dalla “Pandemia” alla “Crisi economica”. Bisogna allearsi e cercare di combattere tutti insieme, visti i costi delle materie prime, occorre trovare nuove risorse, per poterci risollevare!
Noi Siciliani abbiamo tante risorse, ma negli anni, ci siamo affidati al mercato estero, per risparmiare sui costi, come ha fatto il nostro Governo! Uniti si VINCE.
Chiedo con umiltà e speranza…
Ma per chi è già stato buttato fuori e sta vivendo una vita di umiliazioni cosa si può sperare. Perché il modo come sono intervenuti non è scritto da nessuna parte………..
Egregio, Sig. Tidona Salvatore
Le rispondo nella modalità di persona offesa, e vessata dalle istituzioni colluse è corrotte, di non arrendersi mai.
N. q. Le rispondo che l’art. 185 c.p. ha diritto al risarcimento dei danni subiti sia fisici che morale e materiale dipende i casi anche con denunce se ha ragione.
Anch’io sono stata vittima del tribunale di Siracusa, hanno impedito in qualsiasi modo che io ricomprassi la mia casa messa all’asta villa con piscina, aggiudicandola alla dirigente UNEP dello stesso tribunale.Ho denunciato tutto alla procura, le indagini stanno dando risultati non ancora soddisfacenti per me , il marcio comunque inizia a venire fuori .Vorrei rendere pubblica la mia storia sul vostro sito.
Cara Ivana,
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