INTERVISTA A MOURAD ROUIGHISICILIA BUONA - INTERVISTA AL GIORNALISTA MOURAD ROUIGHI

INTERVISTA AL GIORNALISTA MOURAD ROUIGHI

Intervistiamo MOURAD ROUIGHI, giornalista della Stampa Estera, per approfondire diverse questioni inerenti all’attuale conflitto tra Russia e Ucraina ed i possibili futuri scenari a livello geopolitico.

Nel corso dell’intervista chiediamo a Mourad Rouighi la sua opinione in merito alle strategie messe in atto dai governi occidentali, soprattutto europei, in risposta al conflitto, fra sanzioni ed invio di armi in Ucraina, ma soprattutto una valutazione circa il mondo dell’informazione e la narrazione portata avanti in queste settimane dai media italiani.

D: Mourad Rouighi, come valuta la risposta dell’Occidente a questo conflitto, fra le sanzioni alla Russia, con effetto boomerang per gli stessi Paesi Occidentali, e l’invio di armi all’Ucraina?

R: Le sanzioni non sono mai state una soluzione.

La Russia ha sempre scelto una gestione autarchica della propria economia, pertanto saprà resistere a tutte le sanzioni, avendo a fianco la Cina e in serbo l’arma energetica.

L’Occidente sbaglia nel pensare di piegare Mosca tramite le sanzioni, tenuto conto che se la Russia decidesse di rispondere, bloccando energie, fertilizzanti e grano, interi continenti soffrirebbero la fame, intendo quella vera!

Quanto all’invio di armi, oltre ad essere un fatto pericoloso, serve soltanto ad allungare la durata di un conflitto, dall’esito scontato.

D: In questo contesto emergono le grandi criticità dei Paesi europei fortemente dipendenti dalla Russia a livello energetico. E’ la prova del fallimento delle politiche energetiche dell’Europa?

R: Non credo si possa parlare di fallimento delle politiche energetiche europee e mi spiego: BP, Total, Eni, Shell, sono gruppi europei che investono in molti paesi e si arricchiscono tanto quanto i paesi produttori ed esportatori.

Il mercato energetico è ormai aperto a nuovi attori e la soluzione sta nello stabilizzare la situazione internazionale, anziché creare conflittualità in Iran, nel Venezuela, in Nigeria, in Siria, ecc…

L’approvvigionamento energetico risente maggiormente della situazione di quel paese produttore piuttosto che gli umori di qualche capitale!

L’Italia, ad esempio, compie una scelta lungimirante, diversificando le sue fonti energetiche volte a garantire il proprio fabbisogno, ed oggi in assenza del gas russo, può contare su Qatar, Libia, Algeria, Azerbaijan e Paesi Bassi.

D: Qual è stato il ruolo della diplomazia internazionale, alla luce dello scenario attuale?

R: Un fallimento totale. Nessuna voce ragionevole ha saputo captare l’interesse dei due belligeranti, limitandosi a delle stucchevoli condanne, che sembrano più dirette ad uso interno.

Inoltre, otto anni di negoziati, sono là a dirci che si è voluto prendere tempo per i motivi che conosciamo. Far pressione su Mosca per indebolirla e staccarla dalla Cina.

Ma così facendo, Mosca e Pechino, si sono sentite prese di mira e si sono sempre più spalleggiate l’una con l’altra.

Peccato!

D: Il conflitto tra Russia e Ucraina sta già cambiando molti equilibri fra gli Stati, sotto diversi punti di vista. Quali previsioni è possibile fare riguardo agli assetti geopolitici futuri?

R: La sorprenderò, ma sono ottimista. I due paesi giungeranno ad un compromesso e comprenderanno che gli accordi di Minsk erano non una bozza di soluzione, ma la soluzione!

Otto anni di negoziati, con le conseguenze che vediamo, sono stati un colpevole spreco di tempo e di risorse, perciò, meno smanie di protagonismo e più responsabilità nel decidere i destini di milioni di persone.

La Russia e l’Ucraina, hanno un passato comune ed hanno un interesse a preservare un futuro di pace. L’Europa dovrebbe agire decisamente in questa direzione!

D: Come valuta la narrazione dei media italiani e degli organi di informazione in merito alla guerra Russia-Ucraina?

R: E’ qui il tasto dolente. La principale vittima di questo conflitto è l’informazione.

Si ha infatti l’impressione, che una sola lettura sia consentita nei media europei e la voce, per quanto sicuramente soggettiva della Russia, è off limits!

Addirittura, si è giunti a censurare Russia Today e Sputnik, una misura così grave che rimarrà una delle macchie della narrazione di questo conflitto.

Purtroppo, la tragedia vissuta da russi ed ucraini, viene scambiata per una partita di calcio della Nazionale, per cui bisogna tifare tutti in unico senso!

D: C’è stata grande attenzione mediatica e dal mondo politico su questo conflitto. La stessa cosa non si può dire per altri terribili conflitti che si protraggono da decenni, ad esempio quello in Yemen o per la questione palestinese. Qual è la sua opinione al riguardo?

R: L’Altra anomalia è questa. Decidere di dirigere i proiettori verso una causa e di spegnerli per altre questioni, è quanto di più deleterio si possa attuare.

Nello Yemen per esempio, 9 anni di bombardamenti contro i civili non hanno prodotto la stessa compassione che si ha per gli ucraini ed è evidente che è una scelta meditata e voluta.

Prenda i palestinesi, da 70 anni aspettano di vivere in libertà sulla propria terra ed oggi un palestinese baratterebbe volentieri un decimo della solidarietà europea espressa nei confronti dell’Ucraina, in cambio di un approccio più serio del processo di pace con gli israeliani, che sembra una lumaca zoppa!

Comunque, quando cesseranno le armi, ci dovremo porre certe domande e fornire le risposte circa l’attendibilità del Diritto internazionale, che viene applicato ad alcuni e modellato per altri.

Perché un mondo senza la certezza del diritto, applicabile a tutti, è destinato a ripetere tragedie dopo tragedie!

Di Anna Lisa Maugeri

Anna Lisa Maugeri, blogger, web writer, moderatrice, lavora da anni per passione nel mondo della comunicazione e dell’informazione sul web scrivendo articoli, realizzando interviste e contenuti video su temi di attualità, cronaca, tematiche sociali, economia, medicina, salute e benessere. Ha creato e dirige il blog www.siciliabuona.com e il canale YouTube "Sicilia Buona". Ha lavorato per il canale YouTube di informazione ed approfondimento CRESCERE INFORMANDOSI realizzando video interviste ed altri contenuti.

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