INTERVISTA AL GIORNALISTA MOURAD ROUIGHI
Abbiamo intervistato MOURAD ROUIGHI, giornalista della Stampa Estera, corrispondente stampa araba e algerina, per parlare della cooperazione fra Sicilia e Algeria, alla luce del recente confronto fra i due Paesi e degli incontri fra l’Ambasciatore d’Algeria Abdelkrim Touahria ed il Presidente della Regione Nello Musumeci.
D: Poche settimane fa il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, è stato in Algeria e ha incontrato il suo omologo algerino, Ramtane Lamamra. Qual è stato il risultato di questo incontro?
R: Si è trattata di una visita di routine, nell’ambito dei contatti attorno alla partnership strategica decisa fra i due paesi. Attualmente è in preparazione il Forum bilaterale che sarà presieduto dai due capi di governo e probabilmente si è parlato della visita di stato che compirà il Presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, in Italia, a fine maggio.
Certamente si è parlato dell’attualità internazionale, che non mancherà di impattare tanto Algeri quanto Roma, ma le due capitali hanno in mente innanzitutto il successo di questa partnership, che interesserà tutti i comparti.
D: Si è parlato anche del progetto del gasdotto Galsi?
R: Se ne parla sempre di più. Le visite ripetute dell’A.d di Eni Claudio Descalzi ad Algeri e i suoi numerosi incontri con la dirigenza della Sonatrach, certificano un probabile rilancio di questo progetto, destinato a garantire maggiore interconnessione fra i due paesi, con l’introduzione delle tecnologie di ultima generazione, più eco-compatibili e più longeve.
D: L’Ambasciatore d’Algeria Abdelkrim Touahria è stato di recente in Sicilia, ha parlato con le autorità della regione. Quali questioni sono state affrontate?
R: L’Algeria è intenzionata a favorire un canale preferenziale con la Sicilia, con la quale si sente di condividere, passato e futuro, oltre ovviamente alla geografia.
L’Ambasciatore ha incontrato le principali autorità della Regione e si è deciso di programmare a Palermo, un forum economico fra il 9 e 10 giugno prossimo.
L’Idea è di riunire una cinquantina di imprenditori, nei settori più vari, per legare le realtà economiche siciliane all’Algeria, tramite joint-venture il cui asse portante sarà la creazione di sinergie e soprattutto posti di lavoro per i giovani, sempre più costretti a migrare verso altri lidi.
D: Cooperazione fra Sicilia e Algeria: il Presidente Musumeci ha parlato della necessità di “rafforzare i rapporti e avviare scambi culturali e commerciali, non solo per incrementare le forniture di gas, ma per sviluppare il dialogo anche in altri ambiti di natura sociale”. Quali sono ad oggi le proposte ed i progetti per realizzare tali obiettivi?
R: Sempre a margine di questa visita, si è deciso che la settimana culturale algerina in Italia, farà tappa in Sicilia a Palermo e forse anche a Taormina.
Il patrimonio storico comune consente alle due entità di lanciare iniziative volte al recupero di siti sia in Sicilia che in Algerina.
L’Iscrizione da parte dell’Unesco del percorso arabo-normanno al patrimonio dell’umanità, ci indica la via da seguire e il solco condiviso da promuovere.
D: Anche Lei è stato in visita in Sicilia ultimamente, in particolare a Palermo. Che impressioni ha avuto della città e dell’isola in generale?
R: Sì, sono stato a Palermo, a Catania e in altre località della Sicilia.
Palermo è sempre più moderna e malgrado la pandemia, ha intrapreso un percorso che la porterà ad essere sempre di più una destinazione culturale a livello europeo e mediterraneo.
Il Sindaco Leoluca Orlando ha svolto un lavoro eccezionale in questo senso.
Catania è una realtà economica non indifferente, ma è tutta la Sicilia che è piena di risorse ed iniziative, che spera in un nuovo rilancio, dopo pandemia e stagnazione economica, che hanno rallentato una crescita prorompente che si registrava tre, quattro anni fa.