Artigiani della Bontà - Procida

IMPRENDITRICE SICILIANA UNISCE CATANIA E PROCIDA CON GLI ARTIGIANI DELLA BONTA’

E’ nato a Procida il progetto imprenditoriale Artigiani della Bontà che unisce Sicilia e Campania all’insegna del gusto e delle tradizioni.

C’è molto in comune fra le due città: il sole, il mare, l’ospitalità dei cittadini, tradizioni che resistono al tempo e soprattutto sono due mete turistiche del meridione molto apprezzate dai turisti di tutto il mondo. In entrambe profumi, colori e sapori diventano una vera e propria esperienza culinaria unica e difficile da replicare altrove.

A sancire il legame fra Procida e Catania è il connubio fra le eccellenze dei prodotti gastronomici dei due territori, l’arte antica della panificazione e la qualità della pizza certificata dall’Accademia Nazionale Pizza Doc.

Il risultato? Le prelibatezze dolci e salate tipiche della tradizione culinaria campana e siciliana in un solo posto, nel rispetto delle tradizioni, dando anche ampio spazio alle rivisitazioni sfiziose di uno dei piatti più amati da italiani e stranieri: la pizza!

Ad arricchire le specialità gastronomiche da forno sono i grani antichi siciliani sapientemente realizzati secondo l’antica arte della panificazione napoletana.

Per la preparazione di pane e pizza si utilizza infatti un mix di 7 farine, tra cui farine napoletane e farine siciliane di grani antichi provenienti direttamente dalla Sicilia, precisamente da Castelvetrano, in provincia di Trapani. (farinedisicilia.it)

Artigiani della Bontà

Il brand Artigiani della Bontà, come quasi tutte le realtà che si occupano di gastronomia, è su Instagram e Facebook, inoltre si avvale dell’ausilio dell’omonima App, scaricabile sia da Play Store che da Apple Store, per raggiungere facilmente i propri clienti, tenerli aggiornati su menù e promozioni, ricevere le ordinazioni ed offrire i servizi di food delivery.

A sviluppare l’idea imprenditoriale una donna siciliana

Si chiama Maria Giovanna Maugeri, è una donna siciliana che, lontana da alcuni anni dalla sua Sicilia, ha deciso di creare la sua impresa senza dimenticare le proprie radici, anzi rendendo la propria terra protagonista del suo progetto.

Questa scelta permette di coinvolgere anche molte altre realtà imprenditoriali siciliane, oltre a contribuire a valorizzare e far conoscere sempre più i prodotti alimentari del territorio siciliano.

In questa intervista l’imprenditrice catanese Maria Giovanna Maugeri parla del suo progetto e delle motivazioni che l’hanno portata a scegliere Procida per realizzarlo.  

“Ho conosciuto Procida alcuni anni fa e me ne sono innamorata – racconta Maria Giovanna Maugeri, imprenditrice siciliana, titolare di Artigiani della Bontà – Nel tempo ho scoperto che i procidani apprezzano molto i prodotti gastronomici tipici siciliani.

M. Giovanna Maugeri
@Siciliabuona – Artigiani della Bontà – Procida

Inoltre, molto spesso i turisti che arrivano qui a Procida, soprattutto i tedeschi, chiedono di mangiare gli arancini (da Catanese li correggo prontamente se usano la declinazione al femminile!). Gli inglesi vanno pazzi per i cannoli siciliani e per i prodotti al pistacchio, rigorosamente di Bronte!

D: “Perché una imprenditrice siciliana ha deciso di portare le eccellenze gastronomiche della propria terra in Campania?”

R:“L’idea è nata poco prima della pandemia. L’emergenza sanitaria ha poi allungato i tempi, ma anche questa lentezza è servita a delineare meglio il mio progetto e a rafforzare la volontà di costruire qualcosa di mio, senza rinunciare alla mia identità e alle mie radici. Lontana dalla Sicilia, avrei anche potuto scegliere di dare un’impronta diversa alla mia impresa, ma ho alle spalle una storia di cultura e tradizioni importante, di cui vado fiera e che non voglio dimenticare.

Il connubio Campania-Sicilia non è una mia invenzione, sono due mondi che si assomigliano molto e si intrecciano bene. Pur mantenendo ognuna delle due regioni le proprie peculiarità, condividono la passione per l’arte della buona cucina. Per noi meridionali, poi, pane e pizza sono insostituibili, fanno parte del nostro patrimonio gastronomico e ovviamente culturale.”

D: E come mai ha scelto proprio Procida?

R: “Procida è unica, è un luogo incantato. Portare questa stessa idea imprenditoriale in una qualsiasi grande città d’Italia non sarebbe la stessa cosa. La mia impresa qui ha il sapore di famiglia, con i clienti si crea un legame di amicizia, fiducia e rispetto reciproco, valori che nelle grandi città sono ormai perduti. La cosa bella è proprio questa: vivere il caos e i ritmi frenetici dei nostri giorni, ma in una dimensione molto più umana, accogliente, familiare.

Tutto qui mi ricorda la Sicilia di un tempo, quella che mi raccontavano mio padre e mia madre, con i bambini che giocano per strada, che vanno all’oratorio. Nelle grandi città i punti di ritrovo e di aggregazione si pagano: sono le ludoteche al chiuso per i più piccoli, i locali alla moda per i grandi. La dimensione qui invece è molto umana, intima, ci si conosce tutti.”

D: Qual è il must della sua azienda?

R:“Pizza e pane sono le nostra forza. Il nostro must è essere riusciti a fare un mix di farine fra quelle classiche napoletane e siciliane, unendo fragranze e sapori che solo i grani antichi siciliani hanno. Li utilizziamo sia per il pane che per la pizza e conferiscono al prodotto finale profumi e retrogusto unici. Fondamentale anche la cottura lenta in forno a legna.

Il nostro pane ricorda moltissimo il pane fatto in casa dai nostri avi. La pizza che produciamo è una pizza napoletana moderna che ha tutte le caratteristiche della pizza classica napoletana, con cornicione finemente croccante all’esterno, alveolato e morbido all’interno, si scoglie in bocca ed è altamente digeribile.”

D: Lei è molto legata alla sua terra. Perché non ha dato vita alla sua idea imprenditoriale in Sicilia?

R: ”La risposta è semplice. La realtà siciliana a livello imprenditoriale, soprattutto per una donna, è spesso difficile da affrontare per tante ragioni. Inoltre il rischio di doversi scontrare con la criminalità organizzata è concreto. I cittadini onesti spesso non si sentono affiancati e protetti dallo Stato, non si può pretendere che facciano gli eroi. Se avessi potuto scegliere con maggiore serenità, è ovvio che avrei scelto la mia terra che amo moltissimo. Ma in Sicilia sembra sempre tutto più complicato.

Paradossalmente, pur allontanandomi dalla mia terra, con la mia attività sto coinvolgendo altre realtà imprenditoriali ed aziende siciliane, fondamentali perché le materie prime che utilizziamo per i nostri prodotti gastronomici arrivano direttamente dalla Sicilia. Parliamo soprattutto di grani antichi siciliani, di pistacchi di Bronte e di formaggi tipici della mia terra.”

D: Ma in futuro, se ne avesse la possibilità, porterebbe questo progetto in Sicilia, magari portando con sé anche un po’ di tradizione culinaria Campana?

R:“Certamente! Ma devono cambiare molte cose e la politica deve impegnarsi molto più di quanto ha fatto fino ad oggi. Serve un reale cambiamento, anche culturale. La Sicilia deve diventare il posto migliore dove poter vivere, lavorare e crescere i propri figli, senza compromessi, senza la rassegnazione all’idea che si debba necessariamente andare via per trovare buone opportunità di lavoro e una vita migliore. Se io sono a Procida oggi e non a Catania, evidentemente non è ancora così.”

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