Intervista alla Prof.ssa ANNA OLIVERIO FERRARIS, psicologa e psicoterapeuta
Da anni ormai i social affiancano i mass media tradizionali e sono diventati per molti giovani la principale fonte di informazione, oltre che di intrattenimento.
I social hanno dimostrato di avere un grosso impatto sulla società riuscendo ad influenzare e indirizzare in maniera efficace l’opinione pubblica, diventando così uno strumento fondamentale soprattutto per le strategie di marketing. Anche il mondo della politica se n’è accorto, partiti e leader politici hanno colto l’opportunità utilizzando sempre di più questo nuovo strumento di comunicazione.
Ma cos’è che ci affascina così tanto dei social? Quali possono essere le conseguenze dei meccanismi social che spingono l’individuo ad una costante ricerca del consenso? Come tutelare bambini e adolescenti da contenuti discutibili e modelli irraggiungibili proposti sui social attraverso la figura degli influencer?
Quest’anno abbiamo visto forse per la prima volta una delle più popolari influencer migrare dai social alla Tv di Stato.
Chiara Ferragni ha portato sul palco dell’Ariston lo slogan “pensati libera”, messaggio rivolto alle donne, ha indossato un abito che raffigura il suo corpo nudo, “Il vestito senza vergogna”, e letto un monologo da molti definito autocelebrativo, incapace di rappresentare le difficoltà reali delle donne italiane comuni.
Quanto c’è stato di genuino nella presenza e nei messaggi veicolati dall’influencer a Sanremo e quanto di strumentale ai soli fini propagandistici?
Parliamo di questo e molto altro con la Prof.ssa ANNA OLIVERIO FERRARIS, psicologa e psicoterapeuta, è stata docente di Psicologia dello sviluppo all’Università La Sapienza di Roma, scrittrice e autrice di molti saggi e articoli scientifici, ha collaborato per anni con diverse riviste e giornali tra cui Il Corriere della Sera.